La situazione dell'Eurozona non è delle più semplici ma nonostante ciò, l'indice principale Europeo, il DAX, è ancora vicinissimo ai massimi storici.
Nelle ultime settimane si sono registrate vendite significative sull'indice in questione ma le perdite fatte registrare sono state misere se confrontate con l'enorme rialzo dai minimi di ottobre 2022.
Nella giornata di oggi sono stati rilasciati dei dati macroeconomici fondamentali per il futuro dell'indice e dell'economia Europea, analizziamoli insieme.
Analisi dati macroeconomici: PMI flash di agosto
Dopo la presa di coscienza delle recessioni tecniche di Germania ed Olanda, l'Europa potrebbe essere soltanto all'inizio di una contrazione ben più profonda.
I dati non mentono, sopratutto quelli adibiti a fornire un'anticipazione sulle previsioni economiche future essendo basati quasi totalmente su sondaggi dei direttori degli acquisti. Stiamo parlando dell'indice PMI (Purchasing Manager Index) che ci fornisce una fotografia molto chiara di quelle che sono le aspettative di crescita dei settori manifatturiero e servizi.
Dalla foto qui sopra è possibile leggere i valori del dato appena rilasciato per quanto riguarda Francia e Germania. Come è facilmente visibile, in alcuni parametri è in netta contrazione rispetto alla rilevazione del mese precedente e rispetto alle aspettative. Ricordiamo che, di base, un PMI al di sotto del livello 50 sta a significare contrazione economica.
A salvarsi, per pochissimi decimi di punto, è il comparto manifatturiero tedesco, che fa registrare un +0,3 rispetto al mese precedente ma è davvero troppo poco per far sperare in una ripresa. Siamo ancora su livelli particolarmente bassi.
Da tenere sotto osservazione è il settore dei servizi che, fino ad oggi, era stato l'unico a tenere botta. Dai dati appena rilasciati, però, pare che anche quest'ultimo abbia ceduto, facendo registrare una diminuzione estremamente rilevante sia per quanto riguarda la Germania (riduzione di ben 5 punti) che la Francia (contrazione di 0,4).
I dati medi Europei non sono stati da meno, confermando le contrazioni dei singoli Paesi e le paure di un peggioramento del quadro economico ben più profondo di quella attuale.
Analisi Tecnica - DAX (Germany 40)
Il rally al rialzo estremamente pronunciato dai minimi di ottobre 2022 ai massimi di fine luglio 2023, il DAX ha fatto registrare un incremento del 40%, parebbe non essere sostenibile nel lungo termine soprattutto se ci si concentra puramente sui dati macroeconomici appena descritti.
Abbiamo iniziato ad intravedere già alcuni segnali dalla price action su timeframe settimanale che, in ben tre occasioni, hanno portato alla formazione di candele engulfing ribassiste proprio in concomitanza con l'enrome area di distribuzione sui massimi storici (tra 15.600 e 16.450).
Inoltre, proprio i minimi dell'area sopra citata, sono stati attaccati da un forte tentativo di rottura durante la settimana appena trascorsa. Questo attacco pare non essere ancora finito ed il prezzo potrebbe avere ulteriori forze ribassiste per poter rompere definitivamente il livello di 15.450.
Per quanto riguarda l'entrata, approfittiamo proprio dei dati pessimi appena rilasciati per poterci posizionare Short già dai livelli attuali, con un rischio/rendimento nettamente a nostro favore per un'operazione di medio termine.
Livelli Operativi
- Ingresso: tra 15.750 e 15.800;
- Stop Loss (aggressivo): 15.987;
- Stop Loss (conservativo): 16.115;
- Target 1: 15.504;
- Target 2: 15.050.