Il cambio dei cambi EUR/USD è alla prova del nove in una settimana che promette altissima volatilità a causa della riunione di politica monetaria della BCE (Banca Centrale Europea). La conferenza stampa sarà cruciale per dettare il passo da seguire nelle prossime riunioni.
Riunione BCE e EUR/USD: cosa sconta il mercato?
La riunione di politica monetaria della BCE prevista per il 12 settembre è ormai ad un passo ed il consenso è universalmente d'accordo nell'accettare un taglio di 25 punti base sui depositi.
Come riportato dal Calendario Economico, non dovrebbero esserci particolari sorprese e l'unica vera incognita è la questione legata al differenziale tra tasso sui depositi e Main refinancing operations (MRO) attesi in diminuzione dal 4,25% al 3,65%.
Le MRO, principali operazioni di rifinanziamento, consistono in prestiti a breve termine che la BCE concede alle banche commerciali dell'Eurozona, in pratica è il tasso di interesse fissato per i prestiti tipicamente ad 1 settimana.
Perchè la BCE potrebbe decidere di applicare una differenza praticamente nulla tra i due tassi di interesse? Investitori ed analisti ascolteranno attentamente il discorso della presidente Christine Lagarde per trovare una risposta.
Oltre a questo punto, c'è grande attesa per una comunicazione chiara e non fumosa, che possa quanto meno far emergere l'intento del Comitato per le prossime riunioni. Insomma, in un contesto di incertezza legato alla crescita economica poco soddisfacente dell'eurozona, gli investitori si aspettano chiarezza almeno sul fronte di politica monetaria. Sarà davvero così?
Come potrebbe reagire l'Eurodollaro?
Non è un segreto che i mercati si attendono altissima volatilità nei prossimi giorni, soprattutto se ciò che si aspettano non dovesse essere confermato durante la conferenza.
Non c'è dubbio che un ulteriore taglio dei tassi nell'Eurozona, considerando anche il forte differenziale che c'è contro il dollaro americano, sarà negativo per la valuta del vecchio continente ma con il target di inflazione praticamente raggiunto e con la crescita del PIL che invece inizia a produrre qualche segnale negativo, il taglio pare essere l'unico strumento a disposizione.
In questa ottica, valuteremo un'operazione ribassista sul cambio EUR/USD soltanto se verranno rotte delle strutture fondamentali che attualmente sostengono ancora il prezzo.
Livelli tecnici su EUR/USD e come sfruttarli
Grazie all'utilizzo del nostro nuovo indicatore "Biz Volatility" offerto dal broker Trive, siamo in grado di sapere in anticipo cosa aspettarci dal prezzo sia in ottica intraday che multiday.
L'indicatore mostra a colpo d'occhio quali sono i livelli di minimo e di massimo raggiungibili sia in ottica intraday (verde) sia multiday (in blu). Sappiamo quindi per certo, statistiche alla mano, che il prezzo non può andare oltre i livelli segnalati dall'indicatore.
Il grafico in alto mostra l'andamento del cambio EUR/USD negli ultimi due mesi. Il livello chiave che deve assolutamente tenere per sostenere il trend rialzista è 1,1022$ che sta venendo testato proprio in questi giorni. Attenderemo la conferenza della BCE e la possibile esplosione di volatilità che ne scaturirà, per valutare un trade "short" basandoci sui libelli di volatilità massima segnalati dall'indicatore.
Il livello da monitorare è 1,1155$ e dintorni (in blu) che rappresenta il massimo raggiungibile nella settimana attuale, per un possibile ingresso short andando a sfruttare una possibile inversione settimanale. Lo stop loss verrà piazzato a 1,1220$.
Il target da considerare è principalmente il livello di 1,0963$, massima espressione di una possibile capitolazione ad alta intensità di volatilità. I livelli intermedi intraday verranno aggiornati nei prossimi giorni dall'indicatore stesso che è ottenibile gratuitamente con un conto Prime Plus tramite il broker Trive.
Disclaimer: File MadMar