La settimana appena cominciata metterà a dura prova il cambio valutario Eur/Usd a cause dei diversi eventi macroeconomici attesi nei prossimi giorni. Oltre all'altissima volatilità, gli operatori sono alle prese con un segnale tecnico e stagionale che potrebbe condizionarne l'andamento nei prossimi due mesi. Ma andiamo a vedere le prospettive per il cambio euro-dollaro.
EUR/USD: volatilità in vista con i dati sull'inflazione USA
In attesa del simposio di Jackson Hole in programma dal 22 al 24 agosto e in vista delle riunioni di FED e BCE attese per il mese di settembre, il focus del mercato in questa ottava ferragostiana sarà rivolto ai dati macroeconomici attesi per i prossimi due giorni.
In particolar modo guardando al calendario economico, verranno rilasciati i dati relativi all'inflazione di luglio degli Stati Uniti. Il primo dato che analizzeremo sarà quello dell'IPP (Indice Prezzi alla Produzione), solitamente anticipatore economico del successivo dato dell'IPC (Indice Prezzi al Cosumo).
I prezzi alla produzione, infatti, tendono ad anticipare quelli che potranno essere i rincari anche sui prezzi al consumo per cui, un dato superiore alle attese, potrebbe fin da subito far apprezzare nuovamente il Dollaro americano nei confronti dell'Euro e di tutte le altre valute globali.
A chiudere il cerchio sarà ovviamente il dato IPC atteso per mercoledì alle ore 14:30, soprattutto la sua componente Core (da cui vengono esclusi cibo ed energetici) che farà da dato principale per i ribalciamenti del mercato e per la prossima riunione della FED del 20 settembre.
Insomma, questa settimana sarà sicuramente molto movimentata con il cambio dei cambi che avrà un ruolo chiave nei posizionamenti degli operatori, per questo andremo a valutare un'operazione multi-settimanale su Eur/Usd.
Cosa dice la stagionalità su EUR/USD
Il cambio valutario più scambiato al mondo ha un'interessante lettura stagionale ribassista nelle prossime settimane, così come si può vedere dalle statistiche stagionali riportate di seguito. L'analisi stagionale su Eur/Usd è stata effettuata tramite la piattaforma Forecaster Terminal.
I dati sono molto chiari e tutti a favore per degli short nel periodo tra inizio agosto e fine settembre (24.08-27.09). In questo preciso periodo i winrate oscillato tra il 70% degli ultimi 10 anni ed il 100% degli ultimi 5 e 3 anni, con un ritorno medio a seconda del periodo preso in esame compreso tra il 2,5% e il 4,1%.
In base a queste statistiche non possiamo fare altro che valutare uno short multisettimanale fino agli ultimi giorni di settembre. Ad avvalorare questa visione annche un palese segnale tecnico che si è venuto a creare sul grafico del cambio.
Analisi tecnica e livelli operativi di EUR/USD
Per gestire l'operazione odierna utilizzeremo il broker Trive che ci permette di avere uno spread di soli 0,1 Pip su Eur/Usd grazie al tipo di conto "Prime Plus" ottenibile gratuitamente.
Qui in alto è mostrato il grafico di Eur/Usd da gennaio 2023. Il prezzo ha praticamente avuto un'oscillazione neutrale per oltre un anno intorno al livello di 1,0850$ con alti e bassi di circa 6-7 punti percentuali.
Così facendo è stata creata una figura tecnica molto interessante, un triangolo neutrale tra due trendline ben distinte (linee in rosso) che hanno funzionato alla perfezione come supporti e resistenze dinamiche.
Su un timeframe settimanale, la price action della scorsa settimana ha creato un movimento di riassorbimento nettamente ribassista con un'ombra di quasi un punto percentuale. E' un segnale avvenuto proprio nei pressi della parte superiore del triangolo e leggermente al di sopra della trendline che collega i massimi di luglio e dicembre 2023, facendo pensare ad un finto breakout temporaneo.
In linea di massima, la price action ci fa pensare ad un riassorbimento ribassista con target tecnico la parte inferiore del triangolo a 1,0750$ e dintorni. Dal punto di vista stagionale, invece, i target potrebbero essere ben più lontani dal livello appena citato.
Entreremo short dopo il rilascio dei dati sull'inflazione americana se e solo se la price action dovesse continuare a darci conferme operative ribassiste, impostando uno stop loss dietro al massimo di settimana scorsa a 1,1020$, con targets 1,0680$ e 1,0570$ che rappresentano rispettivamente il -2% ed il -3% dai livelli attuali proprio come consigliato dalle stime di ritorno medio del Forecaster Terminal.
Disclaimer: File MadMar