Negli ultimi giorni Tesla è tornata al centro dell’attenzione a Wall Street. Elon Musk, CEO e principale azionista della società, ha effettuato il suo primo acquisto sul mercato aperto dal 2020, comprando oltre 2,5 milioni di azioni per un controvalore di circa 1 miliardo di dollari. Una mossa che ha fatto impennare il titolo durante le contrattazioni di ieri e che molti analisti leggono come un voto di fiducia nelle prospettive di lungo periodo della compagnia. In questo articolo e nella videoanalisi allegata, faremo il punto della situazione sul titolo Tesla a Wall Street.
Azioni Tesla: la mossa a sorpresa di Elon Musk
Secondo i dati della SEC, Musk ha acquistato 2.568.732 azioni a un prezzo medio di 395,94 dollari, portando la sua partecipazione diretta e indiretta a circa il 15,8% del capitale Tesla.
L’operazione rappresenta un chiaro segnale: il numero uno di Tesla continua a credere nella capacità dell’azienda di generare valore, nonostante un 2025 finora sottotono, con il titolo che segna un +1,5% contro il +12,5% dello S&P 500.
Per il mercato, l’impegno personale del CEO ha un peso psicologico importante. Gli acquisti “insider”, soprattutto da parte del management, sono spesso interpretati come segnali positivi: se chi conosce meglio l’azienda investe il proprio capitale, è probabile che intraveda opportunità di crescita.
Le prospettive industriali: tra auto elettriche, AI e robotaxi
Tesla si trova in una fase cruciale. Da un lato, le vendite di veicoli hanno subìto un rallentamento: nel primo semestre 2025 le consegne hanno raggiunto 721.000 unità, in calo del 13% rispetto all’anno precedente.
Dall’altro, l’azienda sta spingendo con decisione sul fronte delle nuove tecnologie, in particolare l’intelligenza artificiale e i servizi di guida autonoma.
A giugno è stato avviato ad Austin, Texas, un primo servizio di robotaxi, mentre per il 2026 sono previste le prime vendite su larga scala di robot umanoidi. Musk ha più volte affermato che queste due aree potrebbero generare trilioni di dollari di valore aggiunto per gli azionisti.
Wedbush, attraverso l’analista Dan Ives, ha definito Musk un “wartime CEO”, pronto a guidare Tesla in un nuovo capitolo della sua crescita, fortemente legato alla rivoluzione AI.
Le valutazioni: entusiasmo e scetticismo
Se da un lato l’acquisto di Musk alimenta entusiasmo, dall’altro rimane il tema della sopravvalutazione. Oggi Tesla scambia a circa 168 volte gli utili stimati per il 2026, contro una media di 28 volte per il resto delle Magnifiche 7.
CFRA ha recentemente declassato il titolo a “Sell”, con un target price a 300 dollari, ritenendo la valutazione troppo scollegata dai fondamentali.
Anche Gary Black, co-fondatore del Future Fund, ha dichiarato di essere uscito dal titolo a 358 dollari, individuando un valore equo intorno ai 310 dollari.
Analisi tecnica del titolo Tesla
Dal punto di vista tecnico, l’acquisto di Musk ha spinto le azioni Tesla fino a un massimo intraday di 425,70 dollari, prima di chiudere a 410,26 dollari, con un guadagno del 3,6%.
Fonte: Trive.com/it
Questo movimento ha permesso al titolo di azzerare le perdite accumulate da inizio anno, riportandosi in territorio positivo di circa il 2%. La zona compresa tra 400 e 425 dollari rappresenta ora un’area di forte resistenza: un superamento deciso potrebbe aprire la strada verso i massimi del 2024.
Al ribasso, i supporti principali si collocano in area 360–370 dollari, con un livello psicologico importante a quota 300 dollari, indicato anche da diversi analisti come fair value. La volatilità resta elevata e, come spesso accade con Tesla, gli investitori dovranno muoversi con cautela tra euforia e correzioni improvvise. La notizia dell'acquisto da parte di Musk, verrà utilizzata come evento "sell the news" dal mercato? lo scopriremo nei prossimi giorni.
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