Eli Lilly, azienda leader nel settore farmaceutico a stelle e strisce, ha annunciato nuovi investimenti per 4,5 miliardi di dollari destinati ad incrementare le proprie risorse produttive. In questo articolo e nel video allegato, scopriremo come gestire il titolo a Wall Street.
Eli Lilly investe 4,5 miliardi nel futuro della produzione farmaceutica
Eli Lilly, una delle principali aziende farmaceutiche mondiali, ha annunciato un investimento di 4,5 miliardi di dollari per la costruzione del Lilly Medicine Foundry. Questo nuovo centro, unico nel suo genere, sarà progettato per integrare la ricerca di nuove metodologie di produzione farmaceutica con la fabbricazione dei farmaci destinati a studi clinici. Il sito, la cui apertura è prevista per il 2027, sarà localizzato vicino a un altro grande complesso industriale della compagnia a Lebanon, in Indiana, destinato alla produzione di principi attivi farmaceutici, tra cui il tirzepatide, il componente base dei farmaci Mounjaro e Zepbound.
L'investimento di Lilly nasce dal successo di questi due farmaci, già ampiamente diffusi nel mercato dei trattamenti per l'obesità e il controllo del peso. L'obiettivo del Foundry è sfruttare le competenze esistenti per accelerare lo sviluppo di nuove soluzioni terapeutiche, non solo per l'obesità, ma anche per malattie neurodegenerative come l'Alzheimer e la SLA. Attualmente, Lilly ha ben 11 farmaci per l’obesità in fase di sviluppo, con approcci diversi che comprendono nuovi meccanismi d'azione e modalità di somministrazione. Secondo il CEO David Ricks, l'azienda sta cercando di anticipare le esigenze del futuro investendo in settori strategici, tra cui le neuroscienze e la salute cardiovascolare.
Questo investimento rappresenta una tappa fondamentale per Lilly, che prevede di ampliare ulteriormente la sua presenza nei settori emergenti della farmaceutica. Si stima che i soli Mounjaro e Zepbound potrebbero generare entrate superiori a 50 miliardi di dollari entro il 2028, consolidando così la posizione di Lilly nel panorama globale della sanità.
Lo sciopero dei portuali minaccia la fornitura di farmaci essenziali per la perdita di peso
Mentre l’espansione e l’innovazione guidano il settore farmaceutico, le catene di approvvigionamento globale affrontano nuove sfide legate allo sciopero dei lavoratori portuali negli Stati Uniti, che minaccia di compromettere la fornitura di farmaci essenziali. Lo sciopero ha coinvolto i principali porti della costa orientale e del Golfo, inclusi quelli di Norfolk, Virginia, da cui dipendono due colossi farmaceutici: Eli Lilly e Novo Nordisk. Questi porti sono cruciali per l'importazione di dispositivi medici e principi attivi farmaceutici (API) necessari per la produzione dei loro farmaci di punta per il trattamento dell’obesità, tra cui Ozempic, Wegovy, Mounjaro e Zepbound.
Sciopero dei portuali negli USA: quali saranno le conseguenze per UPS?
Entrambe le aziende stanno cercando di ridurre al minimo le interruzioni della catena di fornitura, con Novo Nordisk che ha già avviato piani di emergenza, optando per il trasporto aereo dei prodotti più sensibili. Eli Lilly, dal canto suo, ha adottato strategie simili per garantire la disponibilità costante dei suoi farmaci, nonostante lo sciopero possa avere ripercussioni sui tempi di produzione e consegna. Il governo statunitense sta monitorando attentamente la situazione, considerata critica per la distribuzione di prodotti farmaceutici e dispositivi medici, e ha già avviato discussioni con produttori e distributori per mitigare eventuali ritardi.
Qualsiasi ritardo nella consegna di questi materiali potrebbe provocare carenze significative e aumentare i costi di produzione, con potenziali ripercussioni per il settore sanitario statunitense con probabili aumenti di prezzo per il consumatore finale.
È una situazione che ricorda, sebbene alla lontana, ciò che accadde nel 2020 quando, a causa della carenza di offerta, le aziende aumentarono i prezzi più del dovuto, incrementando i propri margini di profitto. È uno scenario che potremmo rivedere anche per Eli Lilly?
Eli Lilly a Wall Street: è il momento giusto per comprare?
Per la parte di analisi grafica, partiamo col dire che l'approccio odierno sarà di lungo periodo e non speculativo di breve. Il grafico qui in basso è preso dal broker Trive, grazie al quale non avremo alcun costo sul transato sull'azione Eli Lilly.
La situazione grafica è in bilico tra una prosecuzione rialzista ed un retest ribassista di livelli più bassi. Tutto sarà deciso nelle prossime ore di contrattazione che saranno decisive per un approccio di analisi tecnica e price action.
Dopo una perdita di oltre il 22% dai massimi storici ad inizio agosto, Eli Lilly ha recuperato immediatamente il gap, ritornando a quota 970$ nel giro di 2 sole settimane. Attualmente il prezzo quota 890$ per azione e si trova a circa -8% dai massimi storici con possibilità di far visita agli 830$ qualora il livello attuale non dovesse tenere.
Per la nostra operatività, opteremo per un primo ingresso già dai livelli attuali ed un secondo ingresso in area 830 dollari per azione. Ripetiamo che sarà un'operazione di ampio respiro e con target da sviluppare strada facendo, basato anche sulle prossime trimestrali. Lo stop loss andrà valutato in zona 795$ ma soltanto se dovessimo avere una chiusura settimanale al di sotto di questo livello.
Disclaimer: File MadMar