Cinque domande cruciali per la BCE: taglio dei tassi in vista? | Investire.biz

Cinque domande cruciali per la BCE: taglio dei tassi in vista?

14 ott 2024 - 12:00

14 ott 2024 - 12:14

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Questa è la settimana della BCE. Il mercato è in attesa della decisione sui tassi di interesse, come reagirà l'indice Dax?

Le aspettative su un imminente taglio dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea (BCE) sono in forte crescita. A pochi giorni dall'incontro di giovedì, i mercati sembrano convinti che la BCE interverrà nuovamente, nonostante fino a poche settimane fa sembrava improbabile. Cosa sta spingendo questa rapida inversione di tendenza? Qui analizziamo le cinque domande chiave che i mercati si stanno ponendo in vista della decisione della BCE e vediamo come agire sull'indice DAX.

 

 

1. La BCE taglierà i tassi questa settimana?

Con una probabilità del 90%, gli operatori stanno scommettendo che la BCE ridurrà i tassi di 25 punti base. Questo rappresenta un enorme cambiamento rispetto a settembre, quando le probabilità erano intorno al 20%. Il deterioramento dell’attività economica nell'Area Euro, con dati deludenti in arrivo da settori chiave, ha spinto gli investitori a temere che la BCE non stia reagendo abbastanza velocemente. Anche se la BCE ha mantenuto il mantra della "dipendenza dai dati", sembra ormai inevitabile un taglio.

Alcuni membri del Consiglio direttivo hanno già lasciato intendere che un taglio è all’orizzonte, e persino la presidente Christine Lagarde ha fatto cenno alla possibilità, sottolineando la fiducia della BCE nella riduzione dell'inflazione.

 

 

2. Questo è l'inizio di una serie di tagli?

Gli economisti di Wall Street sembrano pensarla così.

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Fonte: LSEG Workspace, ICAP - Reuters

Gli operatori stanno già scontando tre o più tagli entro i prossimi quattro incontri della BCE, come mostra il grafico qui in alto e sconta un ritorno al 2% di tassi sul costo del denaro entro la fine del 2025. Tuttavia, la Banca centrale non ha ancora confermato questa linea. Il governatore finlandese Olli Rehn, ad esempio, ha ribadito che ogni decisione sarà presa "incontro dopo incontro ed in base ai dati macroeconomici". Nonostante questa cautela, la narrativa del mercato resta positiva, sperando che Lagarde possa offrire qualche indicazione sui piani futuri.

Molto probabilmente, sarà la riunione di dicembre il momento in cui la BCE delineerà una nuova traiettoria più chiara, con proiezioni aggiornate.

 

 

3. L’inflazione non rappresenta più una preoccupazione?

Per i mercati, sembra che l'inflazione sia ormai sotto controllo. Dopo aver superato il 10% solo due anni fa, il tasso di inflazione è sceso sotto il 2% a settembre, il livello target della BCE. Anche l'inflazione nei servizi, che aveva preoccupato particolarmente la BCE, è leggermente diminuita.

 

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Fonte: ECB - Denske Bank

Secondo le previsioni dei mercati, l'inflazione resterà sotto il 2% già dal primo trimestre del 2025. Questo rapido miglioramento fa pensare che anche i "falchi" della BCE, come Isabel Schnabel, stiano abbassando la guardia. Tuttavia, nonostante il calo dei prezzi dell’energia abbia contribuito alla riduzione complessiva dell’inflazione, alcuni rischi restano, soprattutto sul fronte dei servizi.

 

 

4. La crescita è la nuova preoccupazione della BCE?

Sì, anche se ufficialmente la BCE ha come obiettivo solo il controllo dell'inflazione. Tuttavia, con un’economia stagnante, il rischio è che l’inflazione scenda troppo al di sotto del target, come accaduto nel decennio precedente alla pandemia. La BCE sta sperando in una ripresa dei redditi reali che possa sostenere i consumi e la crescita, ma alcuni economisti sono scettici. La Germania, ad esempio, sta affrontando il secondo anno consecutivo di contrazione economica, come mostra proprio la tabella degli indici PMI qui sotto.

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Fonte: LSEG Datastream - Reuters

Se la crescita non dovesse materializzarsi nei prossimi mesi, c’è il rischio che la BCE debba affrontare un problema di inflazione persistentemente troppo bassa con praticamente una stagnazione economica diffusa. Per il momento, la vera locomotiva d'Europa pare essere diventata la Spagna, una delle poche a riscontrare un indice PMI sopra quota-50.

 

 

5. I rischi geopolitici sono motivo di preoccupazione per la BCE?

Sì, soprattutto dal punto di vista della crescita economica. Il recente aumento dei prezzi del petrolio, legato all’escalation del conflitto tra Israele e Hezbollah, ha portato i prezzi energetici a crescere di oltre il 9% dall’inizio di ottobre. Tuttavia, questi restano ancora ben al di sotto dei massimi dell’anno, il che consente alla BCE di tollerare questi aumenti temporanei.

Con l'inflazione sotto controllo, la BCE può permettersi di concentrarsi maggiormente sui rischi per la crescita. Inoltre, l’esito delle elezioni presidenziali statunitensi di novembre potrebbe influenzare ulteriormente le decisioni future. Se Donald Trump dovesse vincere e imporre nuove tariffe sulle importazioni, ciò potrebbe colpire duramente la crescita dell'Area Euro, rafforzando ulteriormente la probabilità di tagli più profondi ai tassi.

Concludendo, sembra che la BCE sia pronta a intervenire nuovamente questa settimana, con il mercato che scommette su una serie di tagli nei mesi a venire. Tuttavia, resta da vedere quanto sarà aggressiva Lagarde nell’affrontare i crescenti rischi per la crescita e la persistente incertezza geopolitica.

In un contesto simile l'indice tedesco Dax40 è vicinissimo ai massimi storici con possibili opportunità di prosecuzione del trend rialzista nel breve periodo.

 

 

Come fare trading sul Dax ai massimi storici

Per ciò che abbiamo detto prima, il trade sull'indice "DAX40" presente su Trive, si configura interessante e complicato allo stesso tempo. Analizziamo anche i volumi per capire quali zone sono da monitorare per un trade intraday. Gli indicatori mostrati a grafico, il Biz Volatility ed il Biz Profile, sono argomento del nuovo percorso formativo "Fare Trading con la Volatilità" ed esclusiva della piattaforma del broker Trive.

 

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Fonte: Trive.com/it

Il grafico del Dax parla da solo, il prezzo si è fermato a pochissimi punti dal massimo storico in area 19.500 punti e, con buona probabilità, rivedremo un retest proprio durante la giornata odierna.

I volumi infatti sono chiari, con l'area 19.370-19.340 punti che funziona da bussola e supporto intraday e con i 19.420 punti che rappresentano invece il supporto intermedio dal quale valutare un "long" dopo un possibile rifiuto price action e volumetrico.

Per il momento restiamo alla finestra in attesa di un forte rifiuto della zona per poter effettuare un trade intraday con ingresso 19.420, stop loss a 19.330 e target il massimo di volatilità giornaliera attesa, in zona 19.560 punti (linea in giallo).

 

Disclaimer: File MadMar

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