Il motore produttivo europeo, la Germania, si conferma in forte difficoltà, soprattutto in ambito manifatturiero. La conferma arriva dai dati PMI (Purchasing Manager Index) rilasciati ieri, in netto calo rispetto al mese precedente verso livelli che non si vedevano da marzo 2020 (quando a dominare la scena era il Covid). In questo contesto, l’indice DAX potrebbe cominciare un’inversione marcata e dare spazio ad una fase ribassista di ampio respiro.
PMI Germania ed Europa
L'indice PMI, che riflette lo stato di salute del settore tenendo conto di nuovi ordini, produzione, occupazione, consegne e scorte, riesce a fornire un quadro ben preciso di quella che è la situazione economica di un determinato comparto. Nella fattispecie, il PMI tedesco relativo al settore manifatturiero ha visto un netto calo a 40,6 punti, contro i 43,2 del mese precedente ed i 41,0 delle aspettative.
La situazione non è tanto diversa se si considera il PMI generale dell’Eurozona, anch’esso in calo a 43,4 punti contro i 44,8 del mese scorso ed i 43,6 delle aspettative.
Anche l'Italia è purtroppo in contrazione ed al di sotto delle aspettative. L'unica a "salvarsi" è stata la Francia che, seppur al di sopra delle aspettative e del mese scorso, si conferma sotto quella quota 50 che fa da spartiacque tra espansione e recessione dell'attività economica.
Come si vede dal grafico, i livelli attuali in Germania non si vedevano dallo scoppio della pandemia, per cui la situazione potrebbe essere molto grave proprio in vista del fatto che la contrazione attuale è “sistemica” e non dovuta a fattori speciali esterni.
La situazione non è delle più rosee e va contro la convinzione degli ultimi anni che vedeva la Germania come motore principale dell’economia dell’intera Zona Euro. La musica sta cambiando e ciò potrebbe agire da effetto domino ed essere soltanto l’inizio di una contrazione ben più marcata nei restanti Paesi Europei.
Analisi Tecnica e livelli operativi - DAX
Riprendiamo l'analisi fatta in precedenza (Caffè&Mercati - DAX in difficoltà e manifattura UE in contrazione) proprio sull'indice DAX dalla quale costruiremo una posizione leggermente più aggressiva con ingresso Short già dai livelli attuali. Per l'analisi di oggi utilizziamo il nuovo strumento delle "Quotazioni" sul sito Investire.biz: Quotazione DAX
Per i più conservativi l'analisi resta la stessa, quindi si attende sempre e comunque una rottura dell'ultimo range di accumulazione tra 15.650 e 16.000 punti.
Per i più aggressivi si può valutare un'entrata Short già a mercato da 16.080 circa con Stop Loss a 16.530 e tre Target a 15.610, 14.700 e 14.000 punti.
Operazione molto interessante con rischio/rendimento di 1:1 già dal primo target.