La settimana appena trascorsa è stata ricca di decisioni molto importanti di politica monetaria con FED (Federal Reserve Bank), BoE (Bank of England) e BoJ (Bank of Japan) che si sono espresse sui propri tassi di interesse. Analizziamo nel dettaglio cosa ha deciso la BoE e come ciò ha portato qualche scossone sul cambio valutario GBP/USD.
GBP/USD: decisione della BoE già scontata dal mercato?
La Banca Centrale inglese ha deciso di mantenere il costo del denaro invariato al 5%, così come da attese degli analisti. La decisione era già ampiamente scontata dagli operatori ed infatti il cambio GBP/USD non ha subìto forti variazioni durante la scorsa settimana, stazionando sempre intorno a 1,3200/1,3260$. Questa mattina la situazione è leggermente cambiata e verso la fine dell'articolo scopriremo esattamente perché stiamo valutando un trade short di medio termine sulla sterlina.
Dal punto di vista dei dati macroeconomici, la decisione della BoE è stata avvalorata da un tasso di disoccupazione che è risultato in diminuzione dal 4,4% di maggio, al 4,2% di giugno ed al 4,1% a luglio e da un'inflazione che è ormai stabile da 5 mesi intorno al 2% (foto in basso).
Per non parlare del PMI (Purchasing Manager Index) dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero, in un trend estremamente positivo da agosto 2023 (43 punti) che vede il dato ai 52,8 punti del dato flash di settembre, confermando che la ripresa del Regno Unito è stata netta e costante nel corso dell'ultimo anno.
La domanda che si pongono gli operatori è soltanto una: questo trend è destinato a continuare o verrà soppresso da tassi di interesse ancora troppo alti?
Gli unici dati che fanno pensare ad un'effettiva contrazione economica britannica sono le richieste di disoccupazione (Claimant change) degli ultimi mesi che non fanno ben sperare. Il trend di questi numeri infatti è nettamente in crescita da maggio di quest'anno e con una cifra record di oltre 100 mila unità segnate soltanto nel mese di luglio. I prossimi dati ci sapranno sicuramente indicare qualcosa in più.
Cosa fare su GBP/USD con la Sterlina forte?
Riteniamo che l'occasione per poter provare uno short contro il trend principale di lungo periodo è ghiotta e vale la pena di essere quantomeno analizzata. Per il momento ci soffermeremo su un trade di medio periodo, cercando di sfruttare la forte volatilità dell'apertura odierna.
L'indicatore "Biz Volatility" che tiene traccia della media della volatilità delle ultime 10 settimane parla chiaro, il forte movimento ribassista di stamattina del cambio sterlina-dollaro ha già raggiunto il massimo livello per oggi, 1,3260$. Ricordiamo che gli indicatori sono offerti dal broker Trive grazie al quale siamo anche in grado di ottenere uno spread di soli 0,3 PiPs su GBP/USD.
In questo contesto, come spesso accade, potremmo assistere ad un forte ritracciamento rialzista per testare le zone volumetriche più significative (indicate dal Biz Profile in viola/rosso). Per cui attenderemo un ritorno del prezzo in area 1,3300$ e dintorni per effettuare il nostro short di medio periodo, con orizzonte temporale fine settimana/fine mese.
Lo stop loss sarà piazzato poco sopra il cluster volumetrico di venerdì scorso a 1,3330$ ed il target ad 1,3160$, il livello massimo raggiungibile questa settimana secondo l'indicatore di calcolo della volatilità.
Disclaimer: File MadMar