In rosso del 45% dai massimi storici, le azioni Tesla hanno subito un duro colpo negli ultimi mesi. Il calo arriva in un contesto già difficile per il settore dei veicoli elettrici (EV), con gli investitori preoccupati per l’impatto dei dazi doganali, il rallentamento delle vendite in Cina e il cosiddetto "sciopero dei compratori" che sembra penalizzare il marchio della casa guidata da Elon Musk.
Cosa sta accadendo alle vendite di Tesla?
Se da un lato Tesla ha registrato una ripresa negli Stati Uniti, con circa 42.000 unità vendute a febbraio (+14% rispetto allo stesso mese del 2024), il panorama internazionale racconta un’altra storia. In Francia, le vendite a febbraio sono scese del 26% mentre in Cina la situazione è ancora più critica: i dati preliminari della China Passenger Car Association indicano un -49% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Uno dei motivi dietro la debole performance in Cina potrebbe essere il passaggio alla nuova versione del Model Y, che ha temporaneamente rallentato la produzione. Tuttavia, il calo non si limita al Dragone: anche i dati di gennaio avevano evidenziato una contrazione delle vendite di Tesla negli Stati Uniti, in Europa e in Cina.
L'effetto Musk: il "buyers’ strike" è un problema reale?
Secondo Morgan Stanley, la debolezza nelle vendite potrebbe non essere solo il risultato di fattori economici e di mercato. L’analista Adam Jonas ha definito questa situazione una sorta di "sciopero dei compratori", suggerendo che le prese di posizione politiche sempre più polarizzate di Elon Musk abbiano allontanato una parte della clientela storica di Tesla. Tradizionalmente, l'azienda è stata supportata da acquirenti progressisti e ambientalisti, che potrebbero ora essere meno propensi a scegliere un marchio associato a posizioni politiche controverse.
Le prospettive future: Tesla è ancora un buon investimento?
Nonostante il momento difficile, alcuni analisti mantengono una visione ottimistica sul futuro dell'azienda. Morgan Stanley, ad esempio, continua a vedere Tesla non solo come un produttore di automobili, ma come un pioniere nel settore dell’intelligenza artificiale (AI). L’azienda sta infatti sviluppando software avanzati per la guida autonoma e investendo in robot umanoidi, un’area che potrebbe trasformarsi in una nuova fonte di crescita a partire dal 2025.
Adam Jonas ha fissato un target price di 430 dollari per le azioni Tesla, di cui solo 86 dollari sono attribuiti direttamente al business automobilistico. Questo significa che una grande parte del valore futuro dell’azienda è legata alle sue ambizioni nell’AI e nell’automazione.
I rischi da tenere d’occhio
Oltre alla questione dello "sciopero dei compratori", Tesla deve affrontare altre sfide importanti:
- Dazi doganali: l'introduzione di nuove tariffe del 25% sulle importazioni da Canada e Messico potrebbe aumentare i costi per l’intero settore automobilistico, Tesla inclusa.
- Competizione crescente: in Cina, il mercato EV è dominato da aziende locali come BYD, che offrono modelli competitivi a prezzi più bassi.
- Volatilità del mercato: la recente incertezza economica e le nuove politiche commerciali dell’amministrazione Trump stanno influenzando il settore tecnologico e automobilistico.
Livelli chiave ed analisi grafica del titolo Tesla
Inizieremo a valutare un ingresso "long" sul titolo Tesla perché riteniamo che il livello dei 270$ sia un ottimo supporto tecnico per il titolo. Seguiremo questo trade tramite il broker Trive che ci offre una leva a 5 con lo strumento "TSLAUS".
Fonte: Trive.com/it
La zona segnalata nel grafico qui in alto (270$-240$) è un'area rotazionale fondamentale dal punto di vista tecnico. Il livello in questione ha funzionato come resistenza per quasi 2 anni (2023-2024) per poi, finalmente, diventare supporto con la forte rottura rialzista di novembre 2024.
Potremmo star assistendo ad un semplice retest tecnico proprio di questa ultima zona di rottura e, quindi, l'estensione rialzista potrebbe essere molto interessante.
Attenderemo sviluppi in quest'area e, al primo segnale price action di rifiuto, entreremo "long" per sfruttare un possibile rimbalzo di medio periodo. Ingresso tra 270$-240$ con stop loss a 230$ e target in area 330$.
Riteniamo che il mercato abbia punito troppo il titolo Tesla e che le opportunità rialziste siano ancora tanto, soprattutto considerando il rilascio del nuovo Model Y a marzo.
Disclaimer: File MadMar.