Secondo quanto riportato dal Financial Times, ieri le autorità cinesi hanno annunciato l'intenzione di eliminare progressivamente l'utilizzo dei microprocessori statunitensi prodotti da Intel e AMD nei computer e nei server governativi. In aggiunta, si mira a ridurre la dipendenza dal sistema operativo Windows di Microsoft e da software di database stranieri, privilegiando soluzioni nazionali.
Le nuove direttive di acquisto richiedono che le agenzie governative, a partire dal livello comunale in su, adottino criteri che garantiscono l'utilizzo di processori e sistemi operativi considerati "sicuri ed affidabili". Queste specifiche si basano su una lista emessa dal ministero dell'industria cinese a fine dicembre, la quale include solo prodotti di aziende cinesi classificate come "sicure ed affidabili" per i prossimi tre anni.
Nonostante le richieste di commento, né l'Ufficio di Informazione del Consiglio di Stato cinese né le aziende Intel e AMD hanno finora risposto.
Questo movimento della Cina si inserisce in un contesto più ampio di tensioni tecnologiche con gli Stati Uniti, che dal canto loro cercano di rilanciare la produzione domestica di semiconduttori per ridurre la dipendenza da Cina e Taiwan. Questo obiettivo è stato sottolineato dall'amministrazione Biden con il "CHIPS e Science Act" del 2022, che prevede sussidi per la produzione domestica di chip avanzati.
Il grafico qui in alto mostra come sia AMD che Intel siano particolarmente esposte al mercato cinese, per circa il 22% ed il 27% del fatturato totale. Questa scelta quindi potrebbe mettere in seria difficoltà gli introiti futuri di entrambe le compagnie, così come successo proprio con Apple. Quello della Cina è l'ennesimo movimento a favore di una de-globalizzazione dei consumi, l'ennesimo passo indietro che conferma la "guerra silente" per poter spingere i consumi interni.
Azioni AMD: analisi tecnica e livelli chiave
Per i livelli operativi odierni del titolo AMD utilizzeremo il broker Trive, grazie al quale possiamo operare in leva 1:5 tramite gli strumenti CFD a costi estremamente bassi.
Il grafico qui in alto mostra il prezzo del titolo AMD ed il suo andamento nelle ultime settimane. Dopo aver registrato il massimo storico a quota 227 dollari per azione, il titolo a Wall Street sta subendo un rapido ritracciamento.
La notizia trattata in precedenza non può che non essere particolarmente negativa per il titolo Advanced Micro Devices e per questo valuteremo degli short da aree chiave particolarmente significative.
Le aree in questione sono segnate in giallo e rappresentano le ultimissime zone prima delle rotture ribassiste corrispondenti. Sarà possibile valutare degli ingressi al ribasso sul titolo AMD in area 193-188 dollari e successivamente incrementare l'esposizione in zona 205$ e dintorni.
L'operatività è quindi di ampio respiro con un doppio ingresso ribassista e potrebbe durare qualche settimana. Diversamente è possibile optare per un trade di breve durata considerando soltanto il primo ingresso ed uno stop stretto in zona 195 dollari per azione. I target, per entrambe le operazioni, saranno impostati nella zona attuale di prezzo a 175$ e poco sotto all'ultima area di ex accumulazione a quota 165$.
L'operazione di oggi, soprattutto in seguito ad un possibile aumento della volatilità a causa della notizia negativa, è molto interessante grazie ad un rapporto rischio/rendimento molto favorevole.