La BoJ (Bank of Japan) durante la riunione di politica monetaria di domani potrebbe aumentare i tassi di interesse per la prima volta in 17 anni. Lo Yen potrebbe uscirne profondamente rafforzato nei confronti di tutte le altre valute mondiali. Analizziamo il cambio USD/JPY individuando i migliori livelli chiave grazie all'analisi volumetrica.
Riunione Bank of Japan: il Giappone aumenta i tassi dopo 17 anni?
La Bank of Japan (BoJ) potrebbe concludere la sua politica dei tassi di interesse negativi durante la riunione del Consiglio di politica monetaria di lunedì e martedì, segnando il primo aumento dei tassi dal febbraio 2007 e rappresentando un punto di svolta per la lunga politica monetaria accomodante dell'istituto con sede a Tokyo.
La Banca centrale vede l'opportunità di normalizzare la sua politica monetaria visto che l'inflazione sembra destinata a rimanere intorno al 2% dopo che le grandi aziende ed i sindacati hanno concordato sostanziali aumenti salariali. La BoJ ha iniziato a coordinarsi già da venerdì per porre fine alla sua politica dei tassi di interesse negativi, adottata nel febbraio 2016. Il piano principale prevede di aumentare il tasso di interesse, attualmente a -0,1%, in direzione dell'intervallo dello 0%-0,1%.
Attualmente, la BoJ è l'unica banca centrale al mondo che impiega tassi negativi, visti come un simbolo del suo massiccio allentamento monetario. Il governatore della BoJ, Kazuo Ueda, ha dichiarato che le negoziazioni salariali di questa primavera saranno un "fattore chiave" per valutare la fine dei tassi negativi.
La Confederazione dei Sindacati Giapponesi, o Rengo, la più grande organizzazione sindacale del paese, ha dichiarato venerdì che le negoziazioni salariali di quest'anno, hanno indicato aumenti medi del 5,28%, il livello più alto in 33 anni.
Con gli aumenti salariali di base che precedentemente raggiungevano anche il 3,7%, l'istituto centrale ritiene che le condizioni economiche siano ora favorevoli per mantenere un'inflazione stabile al 2%.
La BoJ stava preparando il terreno per porre fine ai tassi negativi dalla fine dell'anno scorso. Il vice governatore Shinichi Uchida ha riconosciuto, in un discorso l'8 febbraio, che anche con la fine della politica dei tassi di interesse negativi, la politica monetaria complessiva rimarrà accomodante.
Nello screenshot in alto è riportata un'infografica dell'andamento dei tassi di interesse delle Banche Centrali USA, Europea e giapponese. Il Giappone è in territorio negativo dal 2016 ed ha solo da guadagnarci da qui in avanti nei confronti degli altri stati che invece sono probabilmente giunti al picco massimo sopportabile per le proprie economie.
I prossimi mesi saranno cruciali per capire verso che direzione si muoveranno i cambi valutari USD/JPY ed EUR/JPY. Per l'analisi appena effettuata, riteniamo che lo Yen giapponese possa rafforzarsi da qui in avanti, per cui valuteremo uno short su USD/JPY.
Come fare trading su USD/JPY usando analisi tecnica e volumetrica
Per l'analisi odierna su USD/JPY utilizzeremo il broker Trive che, grazie al conto Prime Plus ci permette di avere uno degli spread più bassi del mercato.
Utilizziamo come sempre il nostro indicatore "Biz Profile" presente nella piattaforma Trive, grazie al quale siamo in grado di leggere con estrema precisione quali sono i livelli chiave da valutare per un trade short su USD/JPY. Le aree maggiormente significative sono i range 149,2¥-149,5¥ e 150¥-150,6¥ (in giallo).
Queste due aree rappresentano i cluster volumetrici settimanali prima dell'ultimo sell-off di inizio marzo. Attualmente quindi potremmo star assistendo ad un semplice ritracciamento proprio di quest'ultimo movimento al ribasso e, visto anche l'evento di domani, l'occasione è molto interessante per puntare su dei ribassi proprio da questi livelli.
Valuteremo un doppio ingresso ribassista dai livelli citati in precedenza con stop loss in zona 151¥ e target duplice a 147,4¥ e 146,6¥ per un rischio/rendimento totale di oltre 1:2 per il primo livello e 1:3 per il secondo. Riflettori puntati sulla riunione della Bank of Japan di domani, perchè potrebbe cambiare le carte in tavola non soltanto per i prossimi mesi ma anche per i prossimi anni.