Walgreens lascia il testimone alle azioni Amazon nel paniere delle 30 aziende del Dow Jones Industrial Average. Oltre ad essere estremamente positiva per Amazon, la revisione è sintomatica della natura in evoluzione dell'economia USA. Arrivando in un momento in cui Jeff Bezos continua a vendere le proprie azioni dell'azienda, la decisione di S&P Global potrebbe incrementare la volatilità del titolo a Wall Street offrendoci delle ottime opportunità di trading su Amazon.
Le azioni Amazon rimpiazzano Walgreens nel Dow Jones
S&P Global ha annunciato in after market l'ingresso delle azioni Amazon nell'indice Dow Jones a partire da lunedì 26 febbraio al posto di Walgreens Boots Alliance. Dopo l'annuncio, le azioni Amazon hanno registrato un aumento dell'1,3% nel trading after-hours, mentre quelle Walgreens sono scese del 3%. Walgreens è entrata a far parte del Dow nel 2018, in sostituzione di General Electric (GE.N).
Il Dow, che ha debuttato nel 1896, è ampiamente seguito dagli investitori, rendendolo un importante riflesso del mercato azionario statunitense.
Oltre a dominare il commercio online, l'azienda di Seattle è un attore principale nel cloud computing, nell'intrattenimento e in altre industrie tecnologiche. "Amazon è quasi un'azienda ibrida. È una delle aziende che rientra in diverse categorie. In molti modi, esemplifica ciò che il Dow ritrae in termini di rappresentazione degli Stati Uniti," ha detto Quincy Krosby, Chief global strategist presso LPL Financial a Charlotte, Carolina del Nord.
L'aggiunta di Amazon incrementerà l'esposizione al settore dei consumi retail nonché ad altri settori all'interno del Dow. La mossa è stata innescata dalla decisione di Walmart di suddividere le proprie azioni. Walmart rimarrà parte del Dow, anche se il prossimo split azionario tre-per-uno, effettivo dopo la chiusura del mercato di venerdì, ne ridurrà il peso nell'indice. A differenza di S&P 500 e Nasdaq, il Dow è ponderato sulla base dei prezzi delle azioni dei suoi componenti, non sul valore di mercato complessivo di ciascuna azienda.
Inoltre, Uber Technologies entrerà a far parte del Dow Jones Transportation Average sostituendo JetBlue Airways Corp conferendo a quell'indice esposizione all'industria dei servizi di ride-hailing, ha dichiarato S&P Dow Jones Indices.
L'aggiunta di Amazon al Dow è la prima dal 2020, quando Salesforce, Amgen e Honeywell International hanno sostituito Exxon Mobil, Pfizer e Raytheon Technologies.
Azioni Amazon: Jeff Bezos continua a vendere
Ieri è arrivata l'ennesima conferma dalle transazioni degli insiders presenti nel Forecaster Terminal: Jeffrey Bezos - fondatore, primo azionista e presidente esecutivo di Amazon - continua a vendere le azioni dell'azienda. L'ultimissima operazione ammonta a circa 2 milioni di shares per un controvalore di oltre 2,4 miliardi di dollari. Le vendite totali nelle ultime 2 settimane ammontano invece ad oltre 8,5 miliardi di dollari, una cifra senza precedenti per l'azienda (l'ultima vendita da parte di Bezos risaliva al 2021).
Il perchè di queste vendite non è dato saperlo ma come investitori dobbiamo prenderne atto e tenere la situazione monitorata. Al momento sappiamo soltanto che queste vendite continueranno, come annunciato dallo stesso fondatore di Amazon, per un lungo periodo di tempo.
Quello che sappiamo è che il recente trasferimento di Bezos, che ha lasciato Seattle in direzione Florida (dove la fiscalità per questo tipo di operazioni è più competitiva), ha permesso al magnate di risparmiare circa 430 milioni di tasse sui trasferimenti di titoli.
Analisi tecnica e volumetrica - Amazon: come operare sul titolo
I livelli operativi dell'analisi odierna faranno riferimento allo strumento CFD di Amazon offerto dal broker Kimura Trading, grazie al quale sarà possibile operare in leva 1:5 ottenendo più margine di manovra per un trade di breve termine sul titolo. Utilizzeremo anche l'indicatore Biz Profile capace di individuare le zone volumetriche più significative, presente nella medesima piattaforma.
Dal punto di vista tecnico c'è ben poco da dire, il trend è palesemente rialzista e siamo vicinissimi ai massimi storici del 2021 a quota 188$ per azione. Quindi considereremo un ingresso long da zone migliori, attendendo dei ritracciamenti nei prossimi giorni.
L'area più significativa è rappresentata dal forte agglomerato volumetrico settimanale tra 157$ e 152$, poco sotto al gap creatosi il 2 febbraio che probabilmente verrà ritestato a breve.
Questi livelli di prezzo rappresentano anche la parte alta dell'ultima zona di accumulazione settimanale, creatasi nel mese di gennaio e rotta definitivamente proprio con l'esplosione rialzista del 2 febbraio.
Valuteremo quindi un long dai livelli sopra descritti (area in viola) piazzando uno stop loss a 152$ per un'operazione di breve termine ed a 149$ nel caso di un trade di medio periodo (qualche settimana).
Essendo un trade non di ampio respiro, valuteremo di piazzare un unico target in area 169$, in concomitanza proprio con gli ultimi massimi di periodo e con i POC (Point of Control) delle ultime due settimane di contrattazione.
Il trade su Amazon appena esposto è da intendersi come operazione di breve durata, che non ha nulla a che vedere con strategie come i piani di accumulo e simili.