Altra settimana importante per l'America e per il cambio dei cambi EUR/USD. Siamo infatti a poco più di 48 ore dal rilascio dei dati dell'inflazione USA relativi ad ottobre ed il mercato potrebbe posizionarsi di conseguenza sulla scia di una possibile sorpresa. Vediamo nel dettaglio cosa si aspettano gli operatori e quali sono i livelli tecnici da monitorare.
Inflazione USA: possibile sorpresa?
Mercoledì alle ore 14:30 italiane verranno rilasciati gli aggiornamenti inerenti i prezzi al consumo statunitensi ed il mercato si attende che i dati del mese scorso possano essere confermati (foto qui sotto).
Le stime degli analisti parlano di un indice dei prezzi al consumo (CPI) stabile ad ottobre, confermando il +2,4% anno su anno per il dato "headline" ed il +3,3% per la componente "core" (esclusi cibo ed energetici). Anche dal punto di vista della variazione mensile la situazione pare essere stabile con aumenti di +0,2/+0,3 punti percentuali rispetto a settembre.
Ottobre potrebbe essere un mese complicato per quanto riguarda i dati macroeconomici statunitensi a causa dell'uragano Milton in Florida e dei diversi scioperi in tutto il Paese, come già visto anche per i conteggi delle buste paga non agricole. Quindi anche i dati dell'inflazione di mercoledì potrebbero essere leggermente diversi dalle stime attese dal mercato.
Per questo attendiamo il rilascio dei dati prima di prendere qualsiasi tipo di decisione su EUR/USD.
Livelli chiave su EUR/USD: come muoversi?
La situazione tecnica del cambio Euro-Dollaro non lascia tanto spazio a dubbi. Il livello di 1,0700$ raggiunto nelle ultime due settimane è uno spartiacque importante tra la conferma della struttura rialzista e l'invalidazione del range degli ultimi due anni. Noi utilizzeremo il broker Trive per la nostra operazione di medio periodo su EUR/USD.
L'area in blu segnalata sul grafico (1,0760$-1,0660$) è la zona rotazionale principale degli ultimi due anni, risalente addirittura a maggio 2022. Dopo un rapido affondo verso 0,9500$ a settembre 2022, il prezzo ha recuperato rapidamente i livelli precedenti di 1,0500$ nel giro di 2-3 mesi e li ha mantenuti egregiamente fino ad oggi.
Insomma, per ben 2 anni di fila, l'EUR/USD è stato totalmente sostenuto da questa zona rotazionale e perderla potrebbe essere un bel problema per la prosecuzione laterale-rialzista del trend in atto.
Noi quindi attenderemo una reazione del prezzo in questa zona ed i dati dell'inflazione di mercoledì per poi piazzarci short nel caso di rottura intraday del livello di 1,0660$. Operazione della durata di un paio di mesi con stop loss a 1,0810$ e target massimo in area 1,0400$.
Disclaimer: File MadMar