Dopo anni di difficoltà, Intel è tornata al centro del dibattito finanziario e tecnologico. La società ha vissuto un lungo periodo di declino, segnato dalla perdita di competitività nei processi produttivi rispetto a TSMC e dal dominio di NVIDIA nell’intelligenza artificiale. Oggi però lo scenario appare diverso: grazie a una serie di mosse strategiche e alle nuove alleanze, il titolo ha ritrovato slancio in Borsa, attirando nuovamente l’interesse degli investitori istituzionali e dei governi. In questo articolo e nel video allegato, vedremo nel dettaglio cosa ci aspettiamo da Intel.
L’ingresso del governo USA nel capitale di Intel
La svolta più significativa è arrivata con l’ingresso diretto degli Stati Uniti nell’azionariato. Washington, il 22 agosto 2025, ha deciso di convertire circa 8,9 miliardi di dollari di fondi promessi dal CHIPS Act in azioni ordinarie, acquisendo quasi il 10% del capitale di Intel. Si tratta di un’operazione senza precedenti per una big tech americana, che sancisce il ruolo dell’azienda come asset strategico nazionale.
Per gli investitori questo intervento è stato letto come una garanzia implicita: difficile immaginare che il governo lasci fallire un gruppo che rappresenta la spina dorsale del reshoring produttivo e della sicurezza tecnologica degli Stati Uniti.
La partnership con NVIDIA e l’innovazione nei chip
Pochi giorni dopo è arrivata un’altra notizia significativa: NVIDIA ha investito 5 miliardi di dollari in Intel, diventandone uno dei principali azionisti. L’accordo non si limita all’aspetto finanziario ma prevede lo sviluppo congiunto di processori x86 con chiplet grafici RTX integrati.
La novità sta nella qualità dell’integrazione: non una semplice GPU integrata come le APU di AMD, ma una vera architettura RTX collegata internamente con interconnessioni ad alta velocità e memoria condivisa. Questo approccio avvicina Intel al modello Apple Silicon, con la differenza che l’ecosistema CUDA di NVIDIA ha già una diffusione enorme in ambito gaming, AI e calcolo ad alte prestazioni.
Snellimento del business e nuovi partner
Parallelamente Intel ha avviato una riorganizzazione che punta a ridurre la complessità e liberare risorse. La cessione del 51% di Altera al fondo Silver Lake ha portato liquidità fresca e consentito di abbassare le spese operative previste per il 2025. In più, SoftBank ha deciso di entrare nel capitale con un investimento da 2 miliardi di dollari, mentre sono emerse indiscrezioni di trattative con Apple e TSMC. Tutto ciò contribuisce a rafforzare la struttura finanziaria e a costruire un network di alleanze che rende Intel meno vulnerabile e più credibile agli occhi del mercato.
L’andamento in Borsa e le prospettive
Il risultato di queste mosse è stato immediato: il titolo Intel ha messo a segno un rally spettacolare, passando dai minimi annuali intorno ai 17 dollari a circa 35,5 dollari per azione nelle ultime sedute. Wall Street sta quindi scontando una rinnovata fiducia nel futuro dell’azienda, sostenuta sia da capitali privati sia dal sostegno politico.
Tuttavia, la sfida è ancora tutta da giocare: Intel dovrà dimostrare di saper rispettare le roadmap produttive, conquistare clienti esterni per la divisione foundry e soprattutto dimostrare che i suoi acceleratori Gaudi 3 e i nuovi design CPU+GPU possano competere davvero con le soluzioni di NVIDIA e AMD. In altre parole, il mercato ha già premiato la promessa: ora serviranno i risultati concreti per consolidare la ripresa.
Fonte: Forecaster Terminal
In qualità di investitori di medio-lungo periodo su Intel, dobbiamo fare molta attenzione all'estrema FOMO del mercato (Fear of Missing Out, euforia) in questa fase molto delicata. Questo aspetto viene tradotto e rappresentato egregiamente dalla sezione Market Mood Meter (MMM) presente nel Forecaster Terminal (foto qui in alto).
In un simile contesto narrativo, con l'euforia emotiva alle stelle, bisogna fare molta attenzione a dei possibili ritracciamenti di breve periodo. Noi attenderemo il ritorno del prezzo in area 30$ per azione per poter continuare la nostra fase accumulativa sul titolo Intel.
Disclaimer: File MadMar.