La “Crypto Week” del Congresso USA è partita con il piede sbagliato: ieri, tre proposte di legge sulla regolamentazione delle criptovalute sono infatti state bocciate alla Camera. In contrapposizione con il presidente Trump, che poche ore prima su Truth Social aveva espresso pieno appoggio alle nuove norme, tredici repubblicani hanno votato insieme ai democratici contro i provvedimenti (196 a 223), bloccando l’iter dei disegni di legge.
Nella serata di ieri Trump ha annunciato che, dopo un incontro nello Studio Ovale, undici dei dodici deputati contrari sono pronti a sostenere il GENIUS Act, il provvedimento che introduce la prima regolamentazione federale per le "stablecoin" (quelle criptovalute ancorate al dollaro o ad altre valute stabili).
Il GENIUS Act prevede che gli emittenti di stablecoin detengano riserve liquide pari al 100% delle monete in circolazione, di norma investite in titoli di Stato USA o altri asset, per garantire trasparenza e sicurezza agli utenti. Gli operatori dovranno pubblicare report mensili, sottoporsi a revisioni indipendenti e rispettare norme stringenti contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento illecito e saranno trattati come istituti finanziari, con obblighi di registrazione, controlli sull’identità dei clienti e possibilità per le autorità di congelare fondi in casi sospetti.
Deutsche Bank: Bitcoin, meno volatilità e più maturità
Il Bitcoin ha recentemente toccato un nuovo massimo storico, superando i 123.000 dollari, il 75% in più rispetto ai livelli di novembre. Marion Laboure, analista di Deutsche Bank, evidenzia che quello che colpisce non è solo l’ascesa dei prezzi, bensì la dinamica con cui si sta verificando: un rallentamento marcato della volatilità.
“Mentre l’entusiasmo per le imminenti regolamentazioni ha innescato un forte rialzo del Bitcoin, è significativo notare come questa crescita sia accompagnata da un calo storico della volatilità”, ha scritto Laboure in una nota. Questo fenomeno apre la porta a una potenziale “decoupling” - una dissociazione - tra il prezzo spot del Bitcoin e i livelli di volatilità, suggerendo una maturazione del mercato.
Secondo l’esperta, questa tendenza è il frutto di un insieme di fattori strutturali che stanno contribuendo a stabilizzare le performance della criptovaluta:
- maggiore adozione da parte degli investitori istituzionali;
- chiarezza normativa in aumento;
- partecipazione di mercato più solida.
Oltre la speculazione: verso un'integrazione nei portafogli
Tra i driver principali, figura anche l’incremento dell’adozione da parte di investitori professionali e l’emergere di strategie di “holding” di lungo periodo. In altre parole, il Bitcoin non viene più percepito esclusivamente come asset speculativo, ma anche come componente di una strategia d’investimento strutturata.
Sul piano geopolitico, l’instabilità internazionale, le tensioni commerciali, i segnali di dedollarizzazione e il progresso tecnologico contribuiscono a ridisegnare il ruolo del Bitcoin nel contesto globale. “La volatilità rimane una caratteristica intrinseca del Bitcoin - ammette Laboure - ma le attuali condizioni suggeriscono un processo di integrazione sempre più maturo nei portafogli d’investimento, potenzialmente indicativo di un trend sostenibile, lontano dalle speculazioni di breve periodo”.
In sintesi, secondo Deutsche Bank ci troviamo all’alba di una nuova fase del ciclo evolutivo del Bitcoin: non più semplicemente uno strumento per scommesse ad alta intensità, ma un asset che - pur mantenendo una certa dose di rischio - inizia ad assumere caratteristiche da investimento strategico.