Gli analisti non riescono a tenere il passo di Wall Street. Nonostante aggiornino continuamente al rialzo i loro obiettivi per l'indice
S&P 500, continuano a
sottovalutare la forza del rally delle azioni. L'ascesa dirompente del principale benchmark borsistico americano lo ha spinto sopra circa il 3% della previsione media di fine anno, che attualmente risulta di 6.486 punti.
Ci sono state solo due occasioni in cui si è verificato questo fenomeno: nel 2024 e nel 1999. Occorre ricordare che quest'ultimo anno è stata la vigilia del
crollo delle dot-com che ha lasciato in braghe di tela molti investitori.
Il motivo per cui Wall Street corre più velocemente delle previsioni è rappresentato dal fatto che i fattori positivi riescono ad avere la meglio sui venti contrari. In termini più specifici, la crescita sorprendente degli utili aziendali, il boom dell'intelligenza artificiale e la ripresa del ciclo dei tagli ai tassi di interesse da parte della Federal Reserve hanno oscurato le preoccupazioni per la guerra commerciale, le tensioni sui conflitti militari in corso a Gaza e in Ucraina, e i segnali di rallentamento dell'economia statunitense con particolare riguardo al mercato del lavoro.
"Gli analisti hanno la tendenza ad essere prudenti all'inizio della stagione degli utili, ma questa volta sono stati particolarmente conservatori, e penso che lo stesso valga per gli strategist", ha detto Ed Yardeni, veterano di Wall Street dell'omonima società Yardeni Research. "Sono stato un sostenitore della resilienza dell'economia, e anche io sono rimasto sorpreso dal fatto che i guadagni sono stati forti di fronte ai dazi di Trump".
Azioni Wall Street: come sono posizionati gli esperti di mercato
L'ottimismo a Wall Street è rimasto intatto, con gli analisti e strategist che ora si aspettano un incremento dei profitti del 9,4% nel 2025, rispetto a un +7,1% di inizio settembre. Yardeni ha recentemente alzato le stime dell'S&P 500 per fine anno da 6.600 a 6.800, assegnando una probabilità del 25% che l'indice possa balzare fino a 7.000 punti.
Julian Emanuel, Chief equity and quantitative strategist di Evercore ISI, ha affermato che l'aspetto sorprendente è "la natura inarrestabile dell'avanzata della Borsa americana, senza alcun ritiro materiale". A suo avviso, l'S&P 500 scenderà a 6.250 alla fine di quest'anno, ma aumenterà a 7.750 entro la fine del 2026.
È ottimista anche Max Kettner, Chief multi-asset strategist di HSBC Holdings, secondo cui le azioni a Wall Street hanno due catalizzatori che mantengono intatto il rally. Da un lato vi è l'economia statunitense ancora in crescita che dimostra resilienza nonostante i dazi del presidente USA Donald Trump. Dall'altro c'è la Fed che mostra la volontà di affrontare il rallentamento economico con una politica di accomodamento monetario.