Le azioni che sono rimaste indietro a Wall Street quest'anno potrebbero essere i vincitori nel breve termine. A sostenerlo sono i responsabili del trading azionario di Citigroup e JP Morgan Chase, che hanno assunto una posizione rialzista su small cap, hardware tecnologici e costruttori di case. Dopo l'accordo commerciale raggiunto tra gli Stati Uniti e la Cina per congelare i dazi reciproci per 90 giorni, i principali indici azionari americani hanno praticamente cancellato le perdite da inizio anno. L'ondata di acquisti però non è stata uniforme, coinvolgendo meno alcune categorie.
Tuttavia, come riporta Goldman Sachs, secondo un indice che tiene traccia delle 50 società più indebitate, in sette delle otto ultime sezioni a Wall Street tale benchmark ha superato l'S&P 500, a riprova del fatto che i trader stanno virando verso azioni più economiche. Per questo, gli acquirenti speculativi che hanno perso l'occasione potrebbero andare in caccia di opportunità per recuperare il ritardo prima della prossima turbolenza.
"Ci saranno acquisti significativi da parte di trader sistematici e investitori discrezionali che non hanno catturato quanto avrebbero voluto di questo rally", ha affermato Stuard Kaiser, responsabile della strategia di trading azionario di Citi. "Ora sono sottoposizionati e hanno un sacco di soldi da usare per acquistare alcuni di questi ritardatari". Tra l'altro, ci sono anche i trader che chiudono le loro posizioni ribassiste sull'indice Russell 2000, il che probabilmente stimolerà ulteriori guadagni per le small cap nelle prossime settimane, ha aggiunto.
Andrew Tyler, responsabile dell'intelligence sul mercato globale per il trading desk di JP Morgan, è dello stesso avviso e propone di acquistare, tramite derivati, azioni di gruppi duramente colpiti come i rivenditori o i beni di consumo discrezionali. A suo avviso, questo
può trarre forza da uno short squeeze a breve termine. "Qualsiasi short squeeze probabilmente spingerà le società a piccola e media capitalizzazione a sovraperformare", ha scritto in una nota.
Wall Street: i gestori dei fondi vedono rischi
Acquistare le azioni delle società più depresse nell'ultimo periodo a Wall Street espone comunque a dei rischi, secondo i gestori dei fondi. Il motivo è che i tassi di interesse rimangono elevati e la crescita è allentata. Due condizioni per cui i titoli a più bassa capitalizzazione normalmente sono più sensibili. Tra l'altro, gli asset manager ritengono che, nonostante la tregua commerciale USA-Cina, la possibilità di attriti tra le due superpotenze sia ancora dietro l'angolo.
"Non siamo ancora fuori pericolo per quanto riguarda i dazi, quindi non acquisteremo small cap o i titoli più rischiosi del mercato", ha detto Thomas Martin, senior portfolio manager di Globalt Investments. "Questo può funzionare per un trade a breve termine, ma non funziona per coloro che gestiscono il denaro per i prossimi anni".