Wall Street sta per salutare il mese di giugno e la prima metà del 2025 con gli indici S&P 500 e Nasdaq che hanno aggiornato il loro record storico. Gli investitori si sono galvanizzati per il rinnovato clima di ottimismo su diversi fronti. La guerra in Medio Oriente ha conosciuto una tregua insperata dopo l'entrata in azione degli Stati Uniti il 22 giugno, che hanno bombardato i siti nucleari dell'Iran facendo presagire una pericolosa escalation. Pochi giorni dopo, gli Usa e la Cina hanno firmato un accordo su dazi e restrizioni varie, il che dovrebbe scongiurare la ripresa di una guerra commerciale tra le due superpotenze.
Il mercato inoltre sta scontando una
Federal Reserve particolarmente accomodante in futuro, il che favorisce la crescita economica su cui sta puntando il presidente degli Stati Uniti
Donald Trump. Proprio il capo della Casa Bianca non ha perso occasione recentemente per criticare il governatore della Fed
Jerome Powell, reo a suo avviso di non tagliare abbastanza i tassi di interesse (
Un governatore “ombra” su Powell: ecco il piano nascosto di Trump).
"Il mandato di Powell scade a maggio e potrebbe essere sostituito da qualcuno super amichevole con l'amministrazione", ha affermato Jack Ablin, Chief investment officer di Cresset Capital a Chicago.
Wall Street: cosa aspettarsi nella seconda parte del 2025
Al giro di boa, c'è da chiedersi se Wall Street continuerà con la stessa intonazione positiva degli ultimi mesi. Gli strategist di Bank of America avvertono del rischio di una bolla speculativa. A loro avviso, le aspettative di tagli ai tassi di interesse statunitensi attirano massicci flussi di investimento nelle azioni. Questo in concomitanza con il fatto che tutti gli altri fattori, come le guerre tariffarie e le tensioni geopolitiche, stanno diventando meno preoccupanti per gli investitori. Inoltre, il mercato è in attesa di vedere cosa succederà al Congresso alla legge fiscale di Trump.
"Un passaggio dai dazi ai tagli fiscali/tagli dei tassi potrebbe portare a un alto rischio di una bolla nella seconda metà dell'anno e a un ulteriore indebolimento del dollaro", ha scritto il team guidato da Michael Hartnett in una nota. Il modo migliore per equilibrare il rischio e il rendimento è quello di trovare un bilanciamento azionario tra titoli growth e titoli value, hanno rilevato gli esperti. Ad ogni modo, "in assenza di una bolla nell'intelligenza artificiale, l'accelerazione della crescita degli utili è la sorpresa al rialzo più plausibile per le azioni statunitensi e globali nella seconda metà dell'anno", hanno aggiunto.
Azioni Wall Street: UBS alza la view sull'S&P 500
UBS Global Wealth Management invece è decisamente ottimista sull'andamento di Wall Street nel secondo semestre del 2025. La banca svizzera infatti ha
alzato il suo obiettivo dell'indice S&P 500 da 6.000 a 6.200 punti entro la fine dell'anno, citando "l'allentamento delle tensioni commerciali e le aspettative di utili trimestrali resilienti". Al riguardo, l'istituto elvetico ha
aumentato la stima degli EPS (earnings per share) del benchmark da 260 a 265 dollari.
"Ci aspettiamo un'altra stagione degli utili resiliente nel secondo trimestre e il disegno di legge sulla riconciliazione del bilancio potrebbe anche aumentare i flussi di cassa aziendali, che potrebbero essere utilizzati per ulteriori riacquisti di azioni o spese di investimento", ha dichiarato l'unità di gestione patrimoniale. Per quanto riguarda il 2026, UBS ha portato il target price sull'S&P 500 da 6.400 a 6.500 punti e gli utili per azione dell'indice da 280 a 285 dollari.