Wall Street riparte dalle matricole: Goldman, IPO a livelli da record

Dopo mesi di attesa, Wall Street torna a respirare l’aria frizzante delle grandi operazioni sul mercato primario. David Solomon, Amministratore delegato di Goldman Sachs, ha annunciato a CNBC che la banca è pronta a vivere la settimana più densa di collocamenti in Borsa dal luglio 2021. La scintilla è arrivata dal debutto a New York di Klarna, il colosso svedese del “compra ora, paga dopo”, che ha aperto la strada a un’ondata di nuove quotazioni, soprattutto nel settore fintech.

“Questa settimana avremo più attività di IPO di quanta ne abbiamo vista dal luglio 2021”, ha dichiarato Solomon. Il ritorno di interesse verso le matricole di Borsa è stato alimentato dal rally degli indici azionari e dalle performance stellari di alcune società tecnologiche ad alto potenziale: Figma, specializzata in software di design, e Bullish, piattaforma di scambio di criptovalute, hanno più che raddoppiato il loro valore nel primo giorno di scambi, mentre Firefly Aerospace ha messo a segno un balzo di quasi il 56%.

Wall Street si riorganizza: banche pronte al ritorno dei deal

L’attesa ripresa del dealmaking non ha colto impreparate le grandi banche d’investimento. Negli ultimi mesi Goldman Sachs e i suoi rivali hanno rafforzato i team di investment banking, inserendo decine di senior executives per cavalcare il nuovo ciclo di quotazioni e fusioni. I numeri sembrano già premiare questa scelta: secondo Solomon, le operazioni di M&A sono cresciute del 32% su base annua, mentre i deal superiori ai 10 miliardi di dollari hanno registrato un incremento addirittura del 100%.

Il fermento sul mercato primario rappresenta un segnale di fiducia dopo la brusca frenata di aprile, quando i dazi statunitensi avevano raffreddato l’appetito degli investitori. Oggi, invece, l’attenzione torna a concentrarsi su società ad alto tasso di innovazione, con un forte appeal in settori chiave come tecnologia, fintech e spazio. Tuttavia, la partita resta aperta e ricca di incognite.

Ombre all’orizzonte: inflazione e dazi pesano sulla fiducia

Se l’autunno delle IPO promette numeri record, restano all’orizzonte alcuni rischi che potrebbero minare la sostenibilità di questa ripresa. L’inflazione americana, pur in calo rispetto ai picchi dello scorso anno, continua a viaggiare sopra l’obiettivo del 2% fissato dalla Federal Reserve. Parallelamente, i dati sul lavoro mostrano segnali di cedimento, con una domanda di occupazione meno robusta di quanto previsto.

“Abbiamo rilevato alcuni indicatori che suggeriscono un indebolimento del mercato del lavoro”, ha sottolineato Solomon. A ciò si aggiunge l’incertezza legata alla politica commerciale degli Stati Uniti: le tariffe a singhiozzo, introdotte e sospese a intervalli, rendono difficile per imprese e investitori stimare l’impatto reale sui consumi e sulla crescita economica. “Non ho dubbi che stiano avendo un impatto sullo sviluppo dell'economia - ha spiegato Solomon - anche se quantificarlo resta complicato”.

Prossime IPO a settembre 2025

Grazie all'aiuto della piattaforma Forecaster.biz (se non lo hai ancora fatto, guarda il video di lancio della nuova funzionalità: PREVEDERE I MERCATI CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: la nuova funzionalità di Forecaster Terminal), vediamo una tabella riepilogativa delle IPO più significative in arrivo a settembre.