Il titolo Tesla è tornato ad essere protagonista a Wall Street. Nella giornata di ieri i massicci acquisti lo hanno portato a chiudere la seduta in rialzo dell'8,60% e anche oggi il pre-market preannuncia il segno verde. Le azioni del colosso di Palo Alto sono arrivate ora a 762 dollari, ancora distanti dal record storico di gennaio a 900 dollari. Una nuova ondata di entusiasmo però potrebbe spingere i trader a incrementare le posizioni long e a riproiettare il titolo verso livelli impensati fino a poco tempo fa.
Ricordiamo che il 26 aprile verrà pubblicata la trimestrale e gli analisti drizzeranno le antenne per vedere se questa volta le stime sugli utili saranno rispettate o meno. Nel quarto trimestre 2020 c'è stata un pò di delusione in quanto il consensus si aspettava un EPS di 1 dollaro e invece le risultanze sono state di 0,80 dollari. Adesso le previsioni non vanno oltre un profitto di 73 centesimi per azione, anche se chi come Credit Suisse scommette in un dato più positivo (0,85).
A livello di auto consegnate, la società guidata da Elon Musk ha già fatto meglio rispetto alle attese nei primi 3 mesi di quest'anno. Le immatricolazioni sono state infatti di 184,5 mila veicoli battendo il record di 180,57 mila dell'ultimo quarto del 2020, mentre il mercato se ne aspettava 169 mila.
Azioni Tesla: 2 ragioni che hanno scatenato gli acquisti
A infiammare gli investitori nella giornata di ieri sono stati essenzialmente 2 fattori: il calo dei rendimenti dei titoli di Stato americani e la corsa forsennata di Bitcoin. Dopo i dati sull'inflazione USA i Treasury decennali sono scesi all'1,61%, rimanendo a debita distanza rispetto ai massimi del 30 marzo in area 1,78%.
L'andamento dei T-Note USA è di importanza estrema per i titoli tecnologici come Tesla. In primis perché una riduzione dei tassi rende il costo del finanziamento per i numerosi investimenti aziendali meno oneroso; in secondo luogo in quanto la società tech prevedono maggiori introiti in futuro e quindi il loro valore attualizzato è maggiore con un tasso di attualizzazione inferiore.
Quanto al Bitcoin, Tesla è stata una delle prime istituzioni a prendere delle posizioni nette nei confronti della criptovaluta. Queste si sono manifestate non solo negli endorsement twitteristici di Elon Musk, ma concretamente in un investimento diretto di 1,5 miliardi di dollari. Di conseguenze il destino di Bitcoin e quello di Tesla sono in qualche modo legati a doppio filo. Giocoforza, una giornata euforica come quella di ieri sul mercato delle criptovaluta non ha potuto non giovare alle quotazioni del titolo del produttore di auto elettriche.
Tesla: Volkswagen minaccia la leadership puntando su Audi
Il gigante californiano deve però fare i conti con le numerose insidie che arrivano dai competitor più attrezzati, intenti a detronizzarlo nel mercato dei veicoli elettrici. L'ultima a farsi avanti è stata Audi, controllata da Volkswagen, che proporrà il nuovo SUV crossover Q4 e-tron. In base ai programmi societari questo modello, unito ad altri come l'ID.4 e una versione elettrica della Porsche Macan, dovrebbe consentire alla compagnia tedesca di superare le vendite di Tesla entro il 2023.
Volkswagen punta quindi su Audi per lanciare la sfida a Tesla in un terreno come quello dello sviluppo del software, dove Palo Alto è ancora molto avanti. Per fare questo, è stata creata una task force ingegneristica, che ha preso il nome di Artemis, veicolata ad accelerare lo sviluppo del mezzo di trasporto.
Il modello Q4 e-tron è probabilmente il primo vero concorrente dei modelli Y e Model 3 di Tesla, essendo dotato oltre 300 miglia di autonomia, con un costo di 55 mila dollari. Tenere il passo di Elon Musk non è però cosa semplice, il mercato si attende sempre nuove mosse dall'enfant prodige. Ed ecco perché finisce sempre per comprare le azioni in Borsa.