- TikTok si quoterà in Borsa entro un anno dopo che avverrà l'accordo tra ByteDance e il Governo americano per la cessione;
- Tra la società cinese e la Casa Bianca sembra sia arrivata un'intesa sulla vendita di TikTok, ma manca ancora l'approvazione definitiva di Trump;
- La cessione della proprietà sulla tecnologia rappresenta ancora il nodo della questione
Se ne parla da parecchio tempo, ma ora potrebbe diventare realtà: TikTok è pronta per varcare la soglia di Wall Street. Dopo l'intesa che sembra sia stata raggiunta tra il Governo americano e ByteDance per la cessione del gioiello della società informatica cinese, si sta preparando una delle IPO più importanti della storia.
Oggi TikTok viene valutata 50 miliardi di dollari e con ogni probabilità il debutto in Borsa scatenerà l'interesse di un gran pubblico d'investitori. Secondo indiscrezioni la quotazione avverrebbe in una Piazza finanziaria americana e si stima una tempistica di un anno per lo sbarco ufficiale.
Intesa Byte Dance-Governo USA: gli ultimi sviluppi
La telenovela sulla cessione di TikTok per evitare la messa al bando negli USA della piattaforma cinese è giunta agli sgoccioli. La deadline si avvicina e sembra che un'intesa di massima tra la Casa Bianca e ByteDance sia stata trovata, solo che manca l'approvazione definitiva di Donald Trump.
I termini dell'accordo evidenziano che TikTok potrebbe passare al duo Oracle-Walmart che avrebbe una partecipazione complessiva del 60% delle quote. In tal caso Oracle accetterebbe un pacchetto del 20% e il Presidente e CEO di Walmart, Doug McMillon, farebbe parte del CdA della nuova società nascente che si chiamerà TikTok Global.
In base alle richieste della Casa Bianca, nel nuovo Consiglio di Amministrazione dovrà esserci una rappresentanza ben nutrita di membri americani, ma soprattutto un amministratore delegato statunitense che sia un esperto di sicurezza informatica. Del resto tutto questo nasce dalla convinzione che finora i dati riservati di 100 milioni di americani siano stati utilizzati dal Partito Comunista cinese per scopi non convenzionali.
A questo punto rimarrebbe fuori gioco Microsoft, che inizialmente sembrava la più seria candidata. Secondo fonti interne alla società fondata da Bill Gates però sembra che l'offerta avanzata sia stata rifiutata da ByteDance.
Accordo ByteDance-Governo USA: il nodo della proprietà
Accordo fatto quindi? Non proprio. Il nodo sul controllo effettivo dell'app cinese rimane. Il fondatore di ByteDance, Zhang Yiming, è ancora restio a cedere tutte quelle quote a una società americana. Infatti aveva proposto di mantenere la proprietà ma con il codice sorgente alla base del servizio di TikTok sotto il controllo di Oracle. ByteDance non vuole trasferire le sue tecnologie basate su potenti algoritmi che ha creato nel corso degli anni. Ad ogni modo Oracle avrebbe il controllo sul software per assicurarsi che non ci siano backdoor in grado di far raccogliere alla società cinese dati sensibili sugli utenti.
Su questo però sembra ferma l'opposizione di Trump che non vuole che la maggioranza azionaria sia in mani cinesi. Da parte di Pechino invece sembra che ci possa essere il via libera alla cessione delle quote di maggioranza a condizione che non venga coinvolto il trasferimento di intelligenza artificiale su cui il Governo cinese punta molto nei prossimi anni.
Secondo gli esperti alla fine un compromesso si farà, anche e soprattutto perché incombono le elezioni presidenziali americane e Donald Trump potrebbe giocare una delle sue carte vincenti. Se messo nero su bianco, un accordo per TikTok significherebbe che 25 mila americani verrebbero assunti in vari settori, dall'ingegneria del prodotto al marketing. E questo è un aspetto che il tycoon newyorchese terrebbe in debita considerazione.