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TikTok fa gola a molti grazie ai 100 milioni di utenti raggiunti negli USA;
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Twitter si è fatta avanti e ha riallacciato i rapporti con Trump, ma forse avrebbe bisogno dell'appoggio di altri investitori;
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Microsoft rimane il più serio candidato ma dovrà affrontare il problema dell'antitrust
Donald Trump ha sollevato un vespaio. Da quando ha dichiarato nei mesi scorsi di voler vietare la diffusione dei video condivisi dalla piattaforma cinese nel territorio degli Stati Uniti , diversi concorrenti si sono fatti avanti per acquisire il gioello di proprietà di ByteDance. I principali player sono i pesi massimi del comparto tecnologico USA, che potrebbero fare propria la partita superando gli ostacoli che il tycoon newyorchese vuole imporre allo sviluppo dell'app così tanto utilizzata tra i giovani. Il problema? Le autorità Antitrust che potrebbero intimare l'alt per eccesso di posizione dominante.
Attualmente TikTok varrebbe più di 30 miliardi di dollari, almeno stando alle offerte che finora ByteDance ha ricevuto da alcuni investitori. L'idea iniziale della proprietà era quella di uno spin-off che permettesse di mantenere il controllo della piattaforma, spostando i voti agli investitori americani. Su questo però ha trovato l'opposizione della Casa Bianca, la quale ha sentenziato che tutta la struttura proprietaria debba cambiare affinchè l'applicazione possa continuare a funzionare negli Stati Uniti. Ecco quindi che prende corpo la possibilità di metter dentro un partner operativo americano che faccia da garante per la sicurezza del popolo a stelle e strisce.
Twitter: per TikTok bisogna superare lo scontro con Trump
Dalle indiscrezioni stampa di sabato scorso, Twitter avrebbe avviato colloqui preliminari e potrebbe essere all'interno della partita per l'acquisizione di TikTok. La notizia ha fatto schizzare del 3,5% il titolo a Wall Stret nei primi scambi della seduta di oggi. Date le dimensioni dell'azienda guidata da Jack Dorsey, è probabile che l'investimento venga effettuato insieme ad altri soggetti. È solo negli ultimi due anni che il social americano ha cominciato a incamerare profitti di una certa rilevanza, anche se ha chiuso l'ultimo trimestre con una sonora perdita di 1,23 miliardi di dollari.
Il punto di forza di Twitter è dato dall'appoggio che potrebbe ricevere da parte di alcuni investitori importanti come la società di private equity Silver Lake, che ha già investito a marzo nella società di messaggistica 1 miliardo di dollari. Inoltre si apprende da alcuni rumors che la società con sede a Menlo Park ha in gestazione altri corposi investimenti nelle principali aziende Hi-Tech americane.
Il principale ostacolo da superare però sarebbero i rapporti tutt'altro che cordiali che negli ultimi tempi si sono instaurati tra la società californiana e lo stesso Donald Trump. L'inquilino alla Casa Bianca si è scagliato ferocemente contro la gestione dei post di Twitter per le vicende che lo riguardavano. Ad ogni modo recentemente si sono riattivati i colloqui tra i vertici societari e Washington per trovare una soluzione sulla questione TikTok.
Gli altri investitori come partner dell'operazione TikTok
Se le risorse di Twitter non saranno sufficienti per rilevare la piattaforma cinese, ci potrebbe essere la società Sequoia Capital a spalleggiare l'azienda con sede a San Francisco. Attualmente Sequoia detiene il 10% delle azioni ByteDance e nelle ultime settimane il CEO Doug Leone ha intensificato i rapporti con il Segretario al Tesoro USA, Steven Munchin, e il consigliere alla Casa Bianca, Jared Kushner.
L'asso nella manica in questo caso sarebbe che Leone è uno strenuo paladino della rielezione di Donald Trump per la tornata elettorale di novembre, per cui l'amministratore di Sequoia potrebbe giocare la carta vincente. Un altro competitor di grande fattura potrebbe essere la banca d'investimento giapponese SoftBank, che non ha mai nascosto tutto il suo interesse verso ByteDance. Per quanto, secondo fonti ben informate sui fatti, l'operazione TikTok sarebbe non priva di insidie per la società nipponica.
Microsoft: il più serio candidato all'acquisto di TikTok
Il più convinto tra gli operatori intenzionati a far sua l'app cinese rimane Microsoft. Da parecchio tempo l'azienda fondata da Bill Gates è in trattativa con ByteDance per trovare un accordo non solo negli USA, ma anche in altri Paesi come Australia, Canada e Nuova Zelanda. Il vantaggio rispetto a Twitter è che il colosso del software non necessita di sostegno finanziario, potendo contare su una capitalizzazione di 1,6 trilioni di dollari e di 136 miliardi di liquidità da destinare agli investimenti.
Microsoft deve però deve affrontare il problema dell'Antitrust in cui sono coinvolti altri giganti dell'alta tecnologia. Proprio per questa ragione anche l'azienda guidata da Satya Nadella potrebbe coinvolgere altri investitori in modo da avere sì una partecipazione nell'affare ma senza accendere le spie da parte delle Autorità di Vigilanza.
Fonti interne all'azienda fanno sapere che i colloqui in atto dovrebbero terminare, in base alle previsioni, il 15 settembre. A quel punto si saprà con ragionevole attendibilità quale sarà il destino della piattaforma che oggi raccoglie solo in USA circa 100 milioni di utenti.