La prospettiva che negli Stati Uniti termini lo shutdown più lungo della storia ha riportato la calma a Wall Street. Questo è avvenuto dopo un periodo caratterizzato da alcune sedute agitate a causa delle preoccupazioni per le spese delle Big Tech sull’intelligenza artificiale e per l’approccio ancora relativamente cauto della Federal Reserve nei tagli dei tassi di interesse.

Se le attività federali dovessero riaprire e i lavoratori tornare al loro posto, il danno all’economia americana potrebbe rivelarsi solo passeggero, alimentando ulteriore fiducia sui mercati azionari. In realtà, da quando è iniziato lo shutdown (1° ottobre 2025) fino all’ultima seduta della scorsa settimana, non si sono registrati particolari sconvolgimenti a Wall Street; anzi, l’indice S&P 500 è rimasto sopra la parità.
Un segnale eloquente che gli investitori continuano ad avere voglia di comprare, soprattutto dopo una stagione di trimestrali che ha confermato l’ottima salute delle aziende statunitensi. L’ultimo trimestre dell’anno, inoltre, è tradizionalmente positivo per le azioni, poiché coincide con il periodo delle festività, durante il quale molte società vedono un incremento dei ricavi.
Wall Street: ecco i motivi per comprare le azioni
Anche se lieve, una correzione dei mercati azionari statunitensi potrebbe rappresentare una buona opportunità per acquistare a prezzi più convenienti. Ohsung Kwon, analista di Wells Fargo, segnala che l’“indicatore di sentiment” della banca è sceso sotto il livello di -1, soglia che storicamente indica un segnale d’ingresso a mercato. In passato, valori di questo tipo hanno anticipato una crescita media dell’S&P 500 del 7,5% nei tre mesi successivi, ha osservato Kwon, aggiungendo che in nove casi su dieci il risultato è stato comunque positivo.
L’esperto prevede che l’indice S&P 500 possa raggiungere quota 7.100 punti entro la fine del 2025, pari a un incremento di circa il 5,5% rispetto all’ultima chiusura settimanale a 6.729 punti. Secondo Kwon, diversi fattori sostengono questa previsione.
- In primis, le condizioni di liquidità dovrebbero migliorare, con tassi d’interesse in calo e un Quantitative Tightening della Fed ormai in fase di chiusura.
- In secondo luogo, anche se il mercato del lavoro ha rallentato, con un aumento dei licenziamenti, la fine dello shutdown e il taglio dei tassi contribuiranno a rafforzare l’occupazione e la fiducia.
- Terzo, le correzioni del 10% sui mercati azionari si verificano mediamente una volta all’anno. Eventuali flessioni rientrano quindi nella normalità e non devono generare allarmismi.
- Quarto, le spese per le infrastrutture AI (Artificial Intelligence), pur criticate da alcuni analisti, sono indispensabili per mantenere la competitività in un contesto tecnologico sempre più complesso.
- Infine, gli utili per azione (EPS) si sono rivelati una piacevole sorpresa in questa stagione di trimestrali, rafforzando le prospettive di crescita.
Al riguardo, Kwon ritiene che se i profitti aziendali aumenteranno almeno del 10% annuo tra il 2025 e il 2027, l’indice S&P 500 potrebbe salire di circa l’8% all’anno nel prossimo quinquennio, raggiungendo quota 9.500 entro il 2030.
In prospettiva, l’ottimismo che si respira a Wall Street potrebbe consolidarsi se la Federal Reserve confermerà una linea più morbida sui tassi e se la fine dello shutdown darà nuova linfa all’economia reale.
La combinazione tra liquidità in aumento, innovazione tecnologica spinta dall’AI e utili aziendali in crescita potrebbe infatti inaugurare un nuovo ciclo rialzista per i mercati statunitensi. Tuttavia, gli investitori dovranno mantenere la cautela, poiché l’equilibrio tra politica monetaria, inflazione e spese tecnologiche rimarrà il vero banco di prova per la sostenibilità del rally nei prossimi mesi.