Insieme ad aprile, quando il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha avviato una guerra dei dazi, il mese di novembre è stato il più turbolento del 2025 per Wall Street. Nelle ultime settimane, invece, lo shutdown, le preoccupazioni per le ingenti spese legate all’intelligenza artificiale e l’incertezza della Federal Reserve sul prossimo rialzo dei tassi hanno messo in allarme gli investitori, che in molti casi hanno preferito liquidare almeno parte delle loro posizioni rialziste.
La sensazione generale è che la questione Fed sia centrale. Diverse dichiarazioni rilasciate da alti funzionari dell'autorità monetaria americana hanno fatto presagire un rinvio dei tagli rispetto alla riunione di dicembre. Tuttavia, le più recenti affermazioni del responsabile politico, molto influente, John Williams hanno trasmesso maggiore ottimismo ai mercati: secondo il membro della Fed, il costo del denaro potrebbe scendere nel breve termine. Ora, quindi, i futures sui Fed Funds indicano circa il 60% di probabilità di un taglio di 25 punti base a dicembre.
I mercati vedono inoltre spiragli affinché la guerra tra Russia e Ucraina giunga al termine. I colloqui tra le varie parti sono in corso e domenica le delegazioni di Stati Uniti e Ucraina hanno dichiarato che le consultazioni sono state “altamente produttive”.
Wall Street: per Morgan Stanley il rally è in ripartenza
Secondo Michael Wilson, strategist di Morgan Stanley, I cali registrati questo mese a Wall Street sono probabilmente vicini al capolinea. A suo avviso, le banche in questo momento considerano qualsiasi debolezza di breve termine come un’occasione per aumentare l’esposizione lunga nel prossimo anno. “La debolezza è un segno che siamo più vicini alla fine di questa correzione che all’inizio”, ha scritto Wilson, aggiungendo che “un’ulteriore volatilità non può essere esclusa nel breve termine”.
L’esperto mantiene quindi la sua visione positiva, formulata ad aprile, quando molti vendevano azioni in preda al panico per i dazi di Trump. Ora Wilson prevede che l’indice S&P 500 salirà fino a 7.800 punti nel 2026, la stima più alta tra gli analisti di Wall Street. Tra i titoli su cui puntare, lo strategist indica le azioni dei settori legate ai consumi discrezionali, quelle della sanità, del comparto finanziario, gli industriali e le small-cap.