La buona chiusura di Wall Street nell'ultima seduta della passata ottava, grazie alle parole arrivate dal presidente della FED di New York, John Williams, di una Banca americana pronta a tagliare i tassi di interesse, impatta positivamente sui mercati europei. L'inizio delle contrattazioni dei principali indici di Borsa del Vecchio Continente è così all'insegna degli acquisti.
In questo contesto la promozione di Moody's sul rating italiano dovrebbe sostenere il FTSE Mib, in una giornata che sarà contrassegnata dallo stacco di alcuni importanti dividendi il cui impatto negativo è vicino all'1,11%.
Dal punto di vista operativo fondamentale per l'indice italiano sarà la ripresa dei 43 mila punti, per evitare una continuazione della fase discendente di breve periodo prima in direzione dei 42.300-42.200 punti e a seguire la soglia dei 42 mila punti.
Tra i titoli che nella giornata odierna potrebbero vedere una volatilità in aumento troviamo Stellantis, con le azioni che potrebbero beneficiare della vendita della rimanente quota di Comau da parte del gruppo automotive. Andiamo a scoprire le ultime news in merito.
Stellantis: si avvicina la vendita di Comau?
Secondo alcune indiscrezioni di stampa rilanciate durante il weekend, Stellantis potrebbe essere vicina alla vendita della rimanente quota del 49,9% di Comau al fondo americano One Equity Partners. Quest'ultimo aveva acquisto sul finire del 2024 la maggioranza dell'azienda, specializzata nell'automazione industriale e nella robotica avanzata, per 300 milioni di euro, debito incluso.
Ai tempi la cessione aveva rappresentato da una parte un passo importante per Comau, favorendo la crescita sia in termini economici ma anche tecnologici, ma dall'altra aveva offerto a Stellantis la possibilità di concentrarsi sulle proprie attività principali in Europa.
Al momento delle firme One Equity Partners avrebbe avuto un'opzione per acquisire l'intero capitale entro 3 anni, mentre il Gruppo guidato da Antonio Filosa avrebbe avuto la possibilità di vendere la propria quota di minoranza solo a partire dal 2027.
Nel caso in cui i rumors dovessero trovare conferma, sarebbe una sorpresa in quanto più volte negli ultimi mesi Stellantis ha sottolineato il ruolo chiave di Comau nelle forniture future di robot industriali. Inoltre l'eventuale cessione confermerebbe il progressivo distacco del gruppo dalle proprie attività italiane, inaugurato nel 2019 con la cessione di Magneti Marelli a Calsonic per 5,8 miliardi di euro.
Ricordiamo che Comau, fornitore rilevante del Gruppo e che ha contribuito allo sviluppo della nuova Fiat 500 ibrida, vanta una presenza locale in tutte le regioni e può contare su una rete globale rafforzata dalla continuità delle sue attività e della sua leadership.
Azioni Stellantis: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a scoprire le attese sulle azioni Stellantis nel breve e medio periodo. Nonostante gli acquisti che hanno contrassegnato la seduta di venerdì scorso, è stata una settimana negativa per il titolo Stellantis che, con un saldo negativo del 6,12%, ha chiuso le contrattazioni in area 8,45 euro.
L'Oops rialzista formatosi nell'ultima giornata dalla passata ottava, potrebbe però favorire nel breve termine una prosecuzione del recupero prima in direzione degli 8,728 euro, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto lo scorso 18 novembre, e a seguire la soglia dei 9 euro, nelle cui vicinanze troviamo sia la media mobile a 50 giorni che quella di lungo periodo.
Il superamento di tali aree dovrebbe favorire una continuazione degli acquisti in direzione dei 9,30 euro, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend, e successivamente i massimi degli ultimi 6 mesi situati sui 9,85-9,90 euro.
Nel caso in cui questi ultimi livelli dovessero essere messi alle spalle, si avrebbe un rafforzamento del quadro grafico con prossimi target i 10,40-10,50 euro e in seguito la soglia degli 11 euro.
Al contrario la violazione degli 8 euro dovrebbe andare a riattivare il trend ribassista di medio e lungo periodo, con un primo target posizionato nei pressi dei 7,85 euro e successivamente i minimi degli ultimi 5 anni in area 7,50-7,40 euro.
Fondamentale diventerebbe la tenuta di questi ultimi livelli, per evitare un ulteriore indebolimento del quadro grafico con prossimi obiettivi i 7,30-7,25 euro e a seguire la soglia psicologica dei 7 euro.
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