È stato un inizio di settimana all'insegna degli acquisti sui mercati azionari europei che, sulle scommesse di un taglio dei tassi di interesse da parte della FED nella prossima riunione di dicembre, hanno terminato le contrattazioni in generale territorio positivo.
Con una Wall Street che al giro di boa guadagna oltre l'1,4%, il FTSE Mib ha chiuso la prima seduta della settimana in ribasso dello 0,85% a 42.298,17 punti, ma solo per effetto dello stacco dei dividendi che hanno impattato per l'1,15%.
Dal punto di vista operativo non cambia la view sull'indice italiano che, con il mancato recupero dei 43 mila punti, dovrebbe proseguire la fase ribassista di breve periodo in direzione dei prossimi supporti posti sulla soglia dei 42 mila punti.
Tra i titoli che nella seduta odierna stanno registrando un vero e proprio sell-off troviamo Novo Nordisk, che paga gli esiti negativi riguardanti lo studio di un farmaco dell'azienda. Andiamo a scoprire di chi si tratta.
Novo Nordisk: fallisce il farmaco contro l'Alzheimer
Nelle scorse ore il colosso farmaceutico danese ha comunicato che i risultati degli studi clinici sul semagludite, molecola che oltre al suo uso per il diabete e l'obesità sembrerebbe poter avere ricadute promettenti nella lotta all'Alzheimer, non hanno raggiunto gli obiettivi sperati.
Nello specifico gli studi di fase 3, Evoke e Evoke+, programmati per capire se il semaglutide fosse in grado di rallentare l'avanzamento della malattia, hanno evidenziato che non c'è stata nessuna riduzione significativa del declino cognitivo nei pazienti trattati rispetto a quelli che hanno ricevuto il placebo. Per questo motivo, l’azienda ha deciso di interrompere l’estensione di un anno prevista nei protocolli di entrambi gli studi.
L’obiettivo da parte dei ricercatori era valutare se un farmaco già utilizzato in tutto il mondo per diabete e controllo del peso, potesse aprire nuovi scenari terapeutici anche in ambito neurologico.
Ricordiamo che al momento i pazienti affetti da Alzheimer dispongono di opzioni terapeutiche limitate. Uno di questi è Rybelsus, un farmaco sperimentale di Novo, approvato solo per il trattamento del diabete di tipo 2.
Il fallimento degli studi sull'Alzheimer, settore dall'alto potenziale per i farmaci GLP-1 come la semaglutide, si inserisce in un quadro già difficile per Novo Nordisk che nel corso del 2025 ha pagato la presenza di molti competitors nel mercato dei farmaci per la perdita di peso, erodendo quote e prospettive di crescita.
Novo Nordisk ha comunque confermato che presenterà l’intera analisi dei dati alla Clinical Trials on Alzheimer’s Disease Conference, in programma il prossimo 3 dicembre, mentre i risultati completi saranno presentati alle conferenze Alzheimer’s and Parkinson’s Diseases Conferences nel marzo 2026.
Azioni Novo Nordisk: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a scoprire come si stanno muovendo le azioni Novo Nordisk sulla Borsa americana. È un inizio di settimana all'insegna delle decise vendite per il titolo Novo Nordisk, con le quotazioni che con una flessione di quasi il 6% scendono sotto i 45 dollari.
Dal punto di vista operativo il mancato recupero di questi livelli, che rappresentano i minimi degli ultimi 3 anni, andrebbero a indebolire ulteriormente la struttura grafica con prossimi obiettivi prima in 43-42,5 dollari e successivamente la soglia dei 40 dollari. Nel caso in cui anche questi ultimi sostegni dovessero essere violati, si aprirebbero le porte per un test sui 38 dollari e a seguire sui 35 dollari, botton degli ultimi 4 anni.
Al contrario il ritorno delle azioni sopra i 45 euro potrebbe aprire le porte per un recupero delle quotazioni, prima in direzione dei 46,7 dollari, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto in queste ore, e a seguire i 50,5 dollari, massimi del mese in corso.
L'eventuale superamento di tali resistenze potrebbe rafforzare nel breve periodo il quadro grafico, con allunghi in direzione dei 52,5-53 dollari e successivamente i 55 dollari, dove verrebbe chiuso un altro gap ribassista lasciato aperto lo scorso 30 ottobre.
Nel caso in cui anche questi ultimi livelli dovessero essere lasciati alle spalle, si assisterebbe a una continuazione degli acquisti con prossimi obiettivi i 57,5-58 dollari e a seguire i top degli ultimi 2 mesi in area 60-60,5 dollari.
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