Il boom dell'intelligenza artificiale non solo sta trainando il rally degli indici azionari a Wall Street, ma ha impresso un cambiamento anche nella considerazione che gli investitori hanno delle azioni. Questo aspetto è evidente per una particolare categoria: quella delle utilities. Da titoli difensivi questi sono diventati simili alle azioni tecnologiche.
L'indice S&P 500 Utilities ha fatto un balzo di oltre 40 punti percentuali da fine 2023, quando l'AI (Artificial Intelligence) ha cominciato a dilagare affermandosi come uno dei principali catalizzatori azionari. Quest'anno le utilities hanno aumentato la loro capitalizzazione di circa un quinto. Secondo i dati elaborati da Bloomberg, il benchmark non aveva mai registrato guadagni del 20% per due anni consecutivi.
Wall Street: ma le utilities non erano un rifugio?
Fino a poco tempo fa, le utility erano considerate alla stregua di un bene rifugio per via dei
dividendi elevati che generavano liquidità anche nei periodi in cui il mercato scendeva. Infatti, il migliore anno della sua storia per l'S&P 500 Utilities è stato nel 2000, quando ci fu lo
scoppio della bolla dot-com. Allora l'indice guadagnò il 52%, mentre il resto dell'azionario colò a picco.
Il settore ha fatto meglio del mercato anche durante la tempesta finanziaria del 2007-2008, nonché nel 2022, quando la Federal Reserve ha iniziato ad aumentare i tassi di interesse facendo scendere le quotazioni a Wall Street.
Gli investitori insomma hanno sempre fatto affidamento alle utilities nei momenti burrascosi, sebbene in condizioni di normalità le abbiano considerate scelte poco attraenti vista la loro bassa tendenza a seguire le dinamiche rialziste di mercato. Quest'anno le performance delle utilities risaltano in quanto altri titoli tipicamente difensivi hanno sottoperformato il mercato.
Ad esempio, le azioni dei beni di consumo di base e sanitari - acquistate nelle fasi di contrazione economica perché le persone comprano sempre beni di cui hanno bisogno a prescindere - sono salite di meno del 6%. Stesso discorso vale per i titoli immobiliari, che in genere corrispondono grandi dividendi, aumentati di poco più del 4%.
Ma perché le utilities sono diventate l'oggetto del desiderio degli investitori, a differenza di altri asset difensivi? La ragione sta nel fatto che l'intelligenza artificiale ha sprigionato una domanda senza precedenti di energia per alimentare i data center e le infrastrutture che devono contenere una quantità enorme di dati della nuova tecnologia. Giocoforza, le aziende che producono e vendono energia ottengono vantaggi in termini di una maggiore domanda, con la conseguenza che i ricavi e gli utili crescono.
Non è un caso che produttori indipendenti come
NRG Energy, Constellation Energy e Vistra hanno visto un aumento di valore di mercato tra i maggiori nell'indice
S&P 500. "Siamo esposti alle utility che sono produttori indipendenti di energia per il preciso motivo che sembrano forse un modo migliore di sfruttare il boom dell'intelligenza artificiale", ha detto Brad Conger, vice Chief investment officer di Hirtle Callaghan & Co.
Rischi e opportunità
Se le utilities ora si comportano come i tecnologici a Wall Street, il rischio è che qualora il clamore intorno all'intelligenza artificiale dovesse solo rallentare, il sell-off potrebbe essere profondo. Basterebbe che alcune Big Tech tagliassero la spesa per l'AI nella loro pianificazione aziendale per scatenare un terremoto in Borsa.
"Se la tesi dell'intelligenza artificiale viene intaccata, allora le utilities saranno punite", ha detto Conger. Guardando al futuro, "ridurremo drasticamente il peso delle utility perché sappiamo che sono diventate più orientate alla ciclicità della storia dell'intelligenza artificiale", ha aggiunto.
Louis Navellier, Chief investment officer di Navellier & Associates, non la vede allo stesso modo. A suo avviso, "le utilities hanno una prospettiva sana, perché ovviamente la domanda è in aumento, stanno ottenendo i loro aumenti di prezzo dalle commissioni dei servizi pubblici". Quindi, "penso che saranno un settore in crescita conservatrice".