- Tesla continua a suscitare l'interesse degli investitori grazie alla sua capacità di innovazione anche in tempi di crisi;
- La società Baillie Gifford & Co considera le azioni Tesla un investimento di lungo ed è pronta a incrementare qualora ci fosse un ritracciamento;
- Gli analisti sono ottimisti sulla crescita futura della società di Elon Musk e vedono le azioni triplicare di valore
Tutti pazzi per Tesla. Nonostante qualche battuta d'arresto negli ultimi tempi dettata dal progredire del virus e dall' uscita di Trump sugli stimoli fiscali, gli investitori sembrano ingolositi di fronte alle prospettive di guadagno delle azioni del produttore di auto elettriche. La marcia trionfale della società guidata da Elon Musk è sotto gli occhi di tutti. Nell'ultimo anno ha decuplicato il valore di Borsa e solo nel 2020 è cresciuta del 400%.
Il punto è che ci sono mille ragioni che fanno pensare che la corsa potrebbe non fermarsi qui. Musk è un innovatore e un serbatoio di idee, è riuscito a ritagliarsi un ruolo di assoluto protagonista nel panorama tecnologico a livello mondiale e la gente lo segue e lo apprezza. Solo alcuni dei suoi innumerevoli progetti, come la navicella Space X e la prima metropolitana per auto, hanno catalizzato l'attenzione di tutto il mondo.
Il business di Tesla poi si incastra perfettamente con quella che è la tendenza futura nel campo del cambiamento climatico e della transizione energetica. La probabilità che esso sia destinato a crescere quindi è molto alta. Ne sono convinti molti investitori e analisti che non hanno dubbi in proposito: Tesla è un must nel portafoglio d'investimento.
Wall Street: chi sta investendo nelle azioni Tesla
Se Elon Musk si è arricchito grazie al suo gioiellino al punto da scalare la classifica dei paperoni di Wall Street, chi ha creduto e puntato su Tesla si è tolto delle belle soddisfazioni. Uno di questi è la società scozzese d'investimento Baillie Gifford & Co. che ha ottenuto un rendimento di portafoglio del 72% quest'anno grazie proprio alle azioni dell'azienda californiana. Con queste performance è diventata la società di gestione più redditizia di tutto il Regno Unito.
La carta vincente del fondo guidato da Mark Urquhart e Tom Slater è stata la capacità di individuare le potenzialità della compagnia prima che diventasse così popolare, restando nel tempo fedele alla propria scommessa. Infatti la Baillie Gifford & Co. ha cominciato ad accumulare azioni Tesla sette anni fa, quando il valore del titolo non arrivava a 10 dollari.
Come ha dichiarato lo stesso Urquhart la cosa importante che bisogna comunicare a chi investe nel fondo è che in situazioni del genere è da mettere in conto che ci sia molta volatilità, ma che l'orizzonte temporale deve essere necessariamente lungo. Alla fine di agosto 2020 il 10,7% delle attività del fondo erano investite in Tesla, mentre le prime dieci società del portafoglio rappresentavano il 55% del valore complessivo.
Questo rende l'idea della fiducia che la casa d'investimento ripone verso la società guidata da Elon Musk. Tuttavia la Baillie Gifford ha dovuto ridurre la quota di partecipazione. Era riuscita ad essere il secondo maggiore azionista dopo lo stesso Musk, però una volta che le azioni si sono impennate in Borsa le Autorità di vigilanza del Regno Unito ne hanno imposto la vendita. Infatti si era verificato il superamento dei limiti sul peso specifico di un singolo titolo nelle partecipazioni azionarie del fondo.
Dopo la liquidazione di una parte delle azioni, la società scozzese detiene una partecipazione del 4,25% e si colloca come quarto azionista del gruppo. Stando alle parole del management, Baillie Gifford non ha alcuna intenzione di monetizzare il guadagno fin qui ottenuto e anzi, qualora le azioni Tesla dovessero per qualche motivo ritracciare pesantemente a Wall Street, il fondo effettuerebbe nuovi acquisti.
Tesla: gli analisti vedono le azioni a 1.200 dollari
Saliranno ancora le azioni Tesla? Pierre Ferragu, analista presso Bernstein Research's, non ha dubbi: entro il 2025 il titolo potrebbe quotare 1.200 dollari. Quasi il triplo quindi dai 430 attuali e più del doppio rispetto al massimo di 502,40 del 1° settembre. Finora nessun analista aveva considerato il titolo in chiave così ottimistica.
La maggiore valutazione era stata data da Piper Sandler Alex Potter che aveva indicato in 515 dollari il prezzo obiettivo. La motivazione di Ferragu starebbe nella grande capacità di vendita dell'azienda, che potrebbe arrivare a un fatturato di 100 miliardi di dollari e a un prezzo di utile per azione di 16 dollari.
Nell'ultima seduta al NASDAQ, Tesla ha messo a segno un guadagno del 2,73% e anche nelle prime battute dopo l'apertura odierna di Wall Street il titolo sembra ben intonato con un rialzo del 2%.