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Grazie ai rialzi in Borsa di Tesla, Elon Musk è diventato il quinto uomo più ricco del mondo;
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Il CEO del leader di auto elettriche incasserà un premio di 2,1 miliardi di dollari per i risultati aziendali ottenuti;
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Il titolo Tesla è cresciuto troppo secondo alcuni analisti, questo potrebbe essere da ostacolo all'esercizio delle opzioni da parte di Musk
Ora è più ricco di Warren Buffett. Proprio così, Elon Musk, CEO di Tesla, grazie alla capitalizzazione raggiunta dalla società da lui guidata di 304 miliardi di dollari, è diventato il quinto uomo più ricco del mondo, scavalcando di slancio proprio l'oracolo di Omaha.
Secondo i calcoli della rivista Forbes, la sua ricchezza in questo momento ammonterebbe a circa 74,2 miliardi di dollari. E pensare che solo quattro mesi fa il magnate naturalizzato americano risultava alla trentunesima posizione nella classifica dei paperoni di Wall Street, stilata proprio da Forbes. Ma oggi Tesla, di cui Musk possiede il 21% delle azioni, vale più di Ford, Ferrari, General Motors e BMW messe insieme.
Il titolo in Borsa continua a macinare guadagni. Stasera si attende l'importantissima trimestrale della società che potrebbe far entrare di diritto il gigante dell'automotive elettrico a far parte dell'indice S&P 500 qualora piazzasse il quarto utile consecutivo.
Elon Musk: è in arrivo un bonus da 2,1 miliardi di dollari
I rialzi a Wall Street della società specializzata di auto elettriche hanno avuto un significato particolare per l'imprenditore canadese anche perché, grazie alla capitalizzazione raggiunta, Elon Musk è diventato idoneo ad accedere al secondo dei dodici livelli di stock options che erano stati previsti dal Consiglio di Amministrazione e approvato dall'Assemblea degli Azionisti nel 2018. Il piano di remunerazione stabiliva che il CEO incamerasse fino a 20,3 milioni di assegnazioni in funzione del raggiungimento di determinati traguardi di capitalizzazione di mercato.
Ora, una volta che Tesla è arrivata a un valore medio in sei mesi di 150 miliardi, è scattato automaticamente il livello del premio che consiste in 1,69 milioni di azioni (così è costituita ogni tranche) del valore di 2,1 miliardi di dollari. Infatti a Elon Musk vengono assegnate le azioni a un prezzo fortemente scontato, ossia 350 dollari per azione, mentre oggi Tesla quota 1.568,36 dollari (chiusura di ieri), ovvero più di 4 volte.
Questo si aggiunge al primo bonus che è già stato percepito dal CEO una volta che Tesla è arrivata a 100 miliardi di valore di media semestrale, con ricavi annui per 20 miliardi e EBITDA rettificato di 1,5 miliardi.
Ad ogni modo il guadagno è puramente teorico, in quanto il miliardario di Wall Street non può vendere le azioni sul mercato prima di 5 anni se esercita l'opzione, in ragione di quanto stabilito dalla società.
Elon Musk eserciterà le opzioni?
In base alle informazioni rilasciata dalla SEC, per il momento sembra che Elon Musk non abbia esercitato alcuna delle opzioni.
La crescita di Tesla in questo ultimo anno è stata prorompente, il valore delle azioni si è quintuplicato e dall'inizio dell'anno è aumentato del 269%. Durerà in un arco temporale lungo di 5 anni? È questo il principale dubbio che potrebbe attanagliare il CEO più pagato d'America (595 milioni di stipendio annuale).
Mike Novogratz, money manager di Galaxy Digital Holding, parla di bolla e di una esuberanza irrazionale sul titolo Tesla, il che potrebbe far scottare molti investitori qualora questi decidessero di entrare a mercato in questo momento. Ovviamente la situazione di Elon Musk viaggia su un altro universo, in quanto lo spazio di discesa è molto ampio per annullare il potenziale profitto che la detenzione delle azioni in bonus potrà generare.
A prescindere da tutto, secondo la maggior parte degli analisti entrare nell'indice principale di Wall Street significherebbe per Tesla aprire i portafogli dei grandi investitori istituzionali. A quel punto però ci si domanda quale potrebbe essere il prezzo giusto, considerato che appena un anno fa il titolo valeva 230 dollari. Molto dipenderà dagli investimenti futuri nel comparto della produzione di batterie elettriche e quindi nell'espansione aziendale che magari potranno temporaneamente impattare sull'utile. La trimestrale di questa sera ci dirà probabilmente molte cose.