Le Big Tech di Wall Street sono ormai da tempo nel mirino delle Autorità di regolamentazione di tutto il mondo per via di pratiche ritenute poco concorrenziali. La pressione negli ultimi tempi si è intensificata, e negli USA il passaggio di consegne tra Donald Trump e Joe Biden alla Casa Bianca l'ha intensificata.
In campagna elettorale, il 78enne della Pennsylvania aveva giurato guerra aperta verso i colossi di internet sulle attività monopolistiche che ledono la concorrenza e finora così è stato. Infatti, ultimamente il Presidente USA ha incaricato la Federal Trade Commission di osservare a distanza ravvicinata le piattaforme dominanti sul Web. È chiaro che a questo punto i giganti come Facebook, Amazon ed Apple comincino ad avvertire che la vita per loro sarà molto dura nei prossimi anni.
Antitrust Big Tech: cosa dice il provvedimento Biden
Venerdì 9 luglio 2021, Joe Biden ha firmato un ordine esecutivo con il quale tra l'altro viene sollecitata la FTC a compiere determinate azioni per reprimere le pratiche anticoncorrenziali delle Big Tech. Tra queste azioni vanno annoverate:
- Il controllo delle precedenti fusioni che sono state fatte passare;
- La restrizione alle licenze professionali;
- Il divieto e la limitazione degli accordi di non concorrenza;
- Il ripristino delle regole di neutralità della rete che erano state annullate durante l'Amministrazione Trump.
Insomma, un giro di vite che rende l'egemonia delle grandi società molto più complicata. L'obiettivo di Biden è quello di dimostrare che i concorrenti più piccoli vengono schiacciati da un potere che sfrutta le informazioni personali dei consumatori. Per questo la Casa Bianca vuole accendere un faro sulle acquisizioni che mirano a buttare fuori dal mercato le aziende più piccole.
Provvedimento Biden: cosa rischiano le Big Tech
Nello specifico ogni peso massimo della tecnologia potrebbe trovarsi oggetto di riesame da parte della FTC sulle acquisizioni fatte negli anni scorsi. In particolare Facebook potrebbe essere l'azienda che rischia di più. Nel 2012 la società di Mark Zuckerberg ha concluso 16 accordi di acquisizione, tra cui Instagram per 1 miliardo di dollari. Nel 2014 ha fatto propria WhatsApp per 19 miliardi di dollari. Mentre dal 2015 in avanti ogni anno ha completato dalle 5 alle 9 acquisizioni.
Il mese scorso, Facebook ha ottenuto una vittoria in Tribunale proprio contro la FTC sul caso della scissione Instagram e Whatsapp. Adesso, con il nuovo provvedimento Biden la denuncia dell'Authority potrebbe essere modificata.
Amazon rischia invece che finiscano sotto esame le seguenti acquisizioni: Kiva Systems, produttore di robot da magazzino, per 775 milioni di dollari nel 2012; Twitch, piattaforma di videogiochi online per 970 milioni di dollari nel 2014; Whole Foods, società alimentare statunitense per 13,7 miliardi di dollari nel 2017. Potrebbe a questo punto essere indiziata anche la recente acquisizione di MGM Holdings per 8,45 miliardi di dollari.
Apple in teoria sarebbe la società che ha meno probabilità di finire sotto inchiesta FTC. L'unico motivo di preoccupazione potrebbe riguardare l'acquisizione nel 2014 del produttore di cuffie, Beats, per 3 miliardi di dollari. Al momento non sembra che dalla Casa Bianca questo accordo sia stato percepito in maniera negativa.