Il settore dei videogiochi è in questo periodo storico oggetto di grande attenzione da parte di analisti e investitori, in particolar modo per il legame stretto che ha con la costruzione del metaverso. Negli ultimi 10 anni vi è stata in Europa in particolare una crescita cospicua, con la spesa globale annua aumentata del 20%, dove vi è stato un incremento dell'11% riguardo i giochi per PC e del 43% quanto ai dispositivi mobili.
Le azioni europee hanno raggiunto una capitalizzazione di mercato di circa 30 miliardi di dollari, ma dall'inizio dello scorso anno si è registrato un calo di oltre un terzo dovuto a una serie di fattori, tra i quali ha avuto una sua influenza l'attività di repressione proveniente dalla Cina.
Gli analisti di Morgan Stanley prevedono però un rimbalzo delle quotazioni nei prossimi mesi per vari motivi: intanto per le opportunità che il gaming offre nel metaverso, in secondo luogo per via di fondamentali delle aziende molto solidi e infine per le prospettive nel lungo termine per quel che riguarda la blockchain alla quale il settore dei videogiochi è legato.
Sul primo punto la banca d'affari americana sottolinea come l'annuncio dell'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft abbia segnato un passo importante nello sviluppo delle piattaforme sul metaverso attraverso i motori di gioco, la distribuzione dei contenuti e i servizi di abbonamento in cloud.
Morgan Stanley: quali azioni comprare
Morgan Stanley individua in Ubisoft Entertainment, sviluppatore francese con sede a Montrauil, la società di gaming ideale su cui puntare, con un obiettivo di prezzo a 62 euro dai 50,76 dell'ultima chiusura di Borsa.
Sono diversi i driver che guidano il rialzo del titolo Ubisoft, per la banca americana. Intanto vi è una collaborazione con Tencent per il lancio a partire dal secondo o dal terzo trimestre di quest'anno di Rainbow Six Extraction, un nuovo gioco online per cui si prevedono ricavi per 220 milioni di euro. In secondo luogo vi è la realizzazione del nuovo Avatar, Frontiers of Pandora, la cui uscita dovrebbe avvenire entro il quarto trimestre 2022 e che potrebbe vedere vendite pari a 7 milioni di unità.
Infine vi è anche lo sviluppo della tecnologia blockchain e dei Non Fungible Token. Al riguardo Ubisoft ha deciso di lanciare Quartz, una piattaforma che consente ai partecipanti al videogame di Ghost Recon Breakpoint di acquisire NFT sulla blockchain di Tezos.
Inoltre l'azienda ha in gestazione alcuni progetti che riguardano lo sviluppo blockchain di Entrepreneurs Lab e sta investendo sull'azienda leader di Hong Kong nel gaming software Animoca Brands. Sia le iniziative NFT che gli sviluppi sulla blockchain per Morgan Stanley avranno un impatto positivo anche sulle previsioni degli utili e sui flussi di cassa nel lungo termine.
Nel complesso l'istituto finanziario prevede che per il 2021 i ricavi diminuiranno dell'11% rispetto al 2020 e aumenteranno appena dell'8% in rapporto al 2019. Per l'anno fiscale 2022-2023 invece le stime sono per ricavi compresi tra 2,2 e 2,5 miliardi di euro e un utile netto nel range tra 423 e 515 milioni di euro, corrispondente a 2,67-3,25 euro per azione.
Morgan Stanley: quali azioni vendere
Tra le azioni del settore che non sono viste di buon occhio da parte di Morgan Stanley figura CD Projekt, software house polacca con sede a Varsavia. La banca fissa un target price a 120 zloty, più in basso rispetto al valore attuale di 177,88, come da ultima chiusura di Borsa. Una delle ragioni per vendere le azioni CD Projekt è derivante dall'alta quotazione del titolo, che da inizio 2021 ha raddoppiato praticamente i suoi multipli.
Inoltre gli analisti di Morgan Stanley temono che vi siano vendite del gioco Cyberpunk 2077 inferiori rispetto a quanto previsto dal consensus per il biennio 2022-2023: 7 milioni vs 12 milioni di unità. Secondo gli esperti, l'anno scorso sono stati venduti 500 mila pezzi a trimestre, ovvero 2 milioni in tutto l'anno. Questo significa che passare da 2 a 6 milioni è una cifra troppo ottimistica.
Per il 2021 Morgan Stanley prevede ricavi in calo del 53% rispetto all'anno precedente, ma un rialzo di oltre il 90% in confronto al 2019. Per l'anno fiscale 2022-2023 invece i ricavi dovrebbe rientrare in un range tra 0,9 e 1,1 miliardi di zloty, con un utile netto compreso tra 342 e 638 milioni di zloty, corrispondente a un EPS tra 3,34 e 6,16.