Alcuni spiragli di un accordo che si registrano all'interno del conflitto in atto tra Russia ed Ucraina impattano sui futures del Vecchio Continente che, impostati i terreno positivo, anticipano un inizio di seduta all'insegna degli acquisti.
In una giornata scarna di dati macro il nostro FTSE Mib, dopo aver chiuso nella serata di ieri in area 22.336 punti, dovrebbe aprire le contrattazioni avvicinandosi alla soglia dei 23.000 punti riprendo in questo modo la trendline rialzista che parte dai minimi del 2020.
Una conferma oltre questi livelli dovrebbe far proseguire il recupero in direzione dei 23.250-23.300 punti e a seguire 23.500 punti. Al ribasso nuovi segnali di debolezza si avrebbero con discese sotto l'area dei 22.000 punti. Per la seduta odierna torniamo a mettere sotto osservazione il settore finanziario e nello specifico il titolo UniCredit che nella serata di ieri ha voluto chiarire e rassicurare gli investitori su alcune questioni.
UniCredit: conferma del dividendo ed esposizione in Russia
UniCredit ha confermato il dividendo del 2021 per 1,2 miliardi di euro, insieme al riacquisto di azioni fino a 2,58 miliardi. L'istituto di credito ha anche rassicurato sulla sua esposizione in Russia. Alla fine dello scorso anno, la controllata UniCredit Bank Russia ha un'esposizione creditoria autofinanziata di 7,8 miliardi di euro.
Oltre a questo, le attività ponderate per il rischio si attestano sui 9,4 miliardi di euro e il patrimonio netto a 2,5 miliardi di euro. Al netto delle coperture sui cambi l'esposizione diretta a Unicredit Bank Russia si riduce a circa 1,9 miliardi di euro.
Ricordiamo come l'istituto sia il quattordicesimo gruppo creditizio nel Paese che detiene una quota di mercato di poco superiore all’1% e che ricava dal mercato russo circa il 3% dei suoi incassi complessivi.
"Nello scenario peggiore, in cui la totalità della nostra massima esposizione non possa essere recuperata e venga azzerata, l’impatto sul CET1 ratio di UniCredit a fine 2021 (15,03%, che sconta il dividendo maturato nel 2021 per 1,2 miliardi di euro) sarebbe di circa 200 punti base”, ha spiegato in un nota la banca. Andiamo ora ad analizzare il grafico del titolo.
Azioni UniCredit: analisi tecnica e strategie operative
La forte fase correttiva partita dai top di periodo in area 15,90 euro ha spinto le azioni UniCredit ad avvicinare i minimi del 2021 posti nei pressi dei 7,40 euro. Il recupero messo in moto da questi livelli non ha però riportato il titolo a confermarsi sopra le prime resistenze di luglio 2021 in area 9,05-9,10 euro.
Nel breve termine saranno questi i livelli da monitorare, perchè in caso di rottura farebbero proseguire il rimbalzo in direzione dei 9,75 euro e, a seguire, verso la soglia dei 10 euro. Questo impulso non modificherebbe il trend in atto, che cambierebbe solo con la ripresa degli 11 euro.
Il superamento di questi livelli andrebbe a rafforzare il titolo che a quel punto avrebbe un ulteriore target situato sulla soglia dei 12 euro. Al contrario il mancato ritorno oltre i 9,10 euro rimetterebbe in moto il downtred, che a quel punto porterebbe velocemente i prezzi sui minimi del 2021 e successivamente in direzione dei minimi del 2020 situati vicino alla soglia dei 6 euro.