Le azioni Twitter stanno vivendo un periodo di oscillazioni violente dopo un'altalena di emozioni che la vicenda
Elon Musk ha generato intorno al social network. Quando il numero uno di Tesla ha comunicato di essere diventato il
principale azionista della compagnia guidata da Parag Agrawal, il titolo Twitter si è impennato passando nell'arco di 2 giorni da 39 dollari a un massimo di 55 dollari.
Poi vi è stata la nomina di Musk nel Consiglio di Amministrazione dell'azienda, accompagnata da altri acquisti sulle azioni dopo una presa di profitto degli investitori. Non è cambiato molto anche a seguito della rinuncia a sorpresa dell'
uomo più ricco del mondo a far parte del CdA.
Gli ultimi giorni sono stati invece contrassegnati dalle vendite. Cosa stia realmente succedendo è ancora abbastanza indecifrabile, ma la percezione generale è che l'andamento di Twitter a Wall Street dipenderà molto dal ruolo effettivo che Elon Musk avrà all'interno dell'azienda di San Francisco e da come intenderà cambiarla.
Twitter: perché vanno comprate le azioni
Uno dei pochi rialzisti delle azioni Twitter è Jason Helfstein, analista finanziario della banca multinazionale americana indipendente Oppenheimer. L'esperto immagina 3 scenari, in funzione dei quali le azioni potrebbero prendere una certa direzione.
Il primo è quello dove Musk non ha un coinvolgimento attivo in quanto ne vale il suo tempo e le sue energie, maggiormente concentrati sull'apertura del nuovo stabilimento di Tesla nel Texas e sul lancio di razzi presso Space X.
Il secondo è quello dove il 50enne di origine sudafricana continua a far sentire la sua voce ma dall'esterno, il che tenderà a influenzare la politica dell'offerta di Twitter e la gestione della moderazione nella piattaforma.
Il terzo riguarda la strategia di Musk per spingere all'acquisizione di Twitter da parte di un social media più grande o di altri grandi investitori con una mentalità più accondiscendente. Bisogna ricordare che qui non vi è il supervoto che blocca il controllo dell'azienda, come avviene in altri social come Meta o Snap.
Helfstein è convinto che l'azienda sia una risorsa che potrebbe essere di proprietà di conglomerati più grandi, pertanto l'obiettivo di prezzo si aggira intorno ai 60 dollari, ben superiore rispetto ai circa 46 dollari attuali. A questi livelli di prezzo, il titolo è scambiato a una valutazione delle vendite e del flusso di cassa operativo superiore a quello dei competitor, eccezion fatta per Snap.
Per l'esperto, però, un'acquisizione da parte di Musk o di un altro grosso investitore attirerebbe un premio più alto. E questa sarebbe la condizione affinché si arrivi al target price dichiarato. L'azienda ha come obiettivo quello di portare la crescita degli utenti al 20% annuo, ma nell'ultimo trimestre l'aumento registrato è stato del 13%. L'ingresso di Elon Musk potrebbe aiutare ad agguantare la meta. Qualunque sia il suo ruolo all'interno della società.