Nel secondo trimestre del 2025, i giganti tecnologici noti come le “Magnifiche 7” (il gruppo di cui fanno parte Apple, Microsoft, Amazon, Alphabet, Meta, Nvidia e Tesla) continueranno a ricoprire un ruolo centrale nella crescita degli utili dell’S&P 500. John Butters, analista di FactSet, per il Q2 stima un tasso di crescita aggregato degli utili per l’indice del +5,6%.
In cima alla lista dei principali contributori troviamo Warner Bros. Discovery, NVIDIA, Vertex Pharmaceuticals, Microsoft, Broadcom e Alphabet. Tre di questi - NVIDIA, Microsoft e Alphabet - fanno parte delle Magnifiche 7, confermando il peso persistente delle Big Tech.
Tuttavia, alcuni nomi fuori da questo gruppo si sono distinti per dinamiche diverse. Warner Bros. Discovery e Vertex Pharmaceuticals, ad esempio, beneficiano di un effetto base favorevole, poiché nel secondo trimestre del 2024 avevano registrato utili deboli a causa di oneri straordinari. In confronto, le Magnifiche 7 - nella loro interezza - stanno mostrando una performance più strutturata: le stime indicano una crescita media annua degli utili del 14,1% nel trimestre. Escludendo queste sette società, la crescita stimata per il resto dell’indice si ferma a un modesto 3,4%.
Come scrive Butters, “le Magnifiche 7 continuano a generare una quota significativa della crescita complessiva degli utili dell’S&P 500, anche se il loro contributo relativo potrebbe ridimensionarsi nei prossimi trimestri”.
Un futuro più bilanciato? Il confronto tra le Magnifiche 7 e il resto dell’indice
Se nel presente le Magnifiche 7 dominano ancora la scena, le prospettive per i prossimi trimestri raccontano un possibile riequilibrio. Tra il terzo trimestre 2025 e il primo trimestre 2026, gli analisti prevedono per queste sette società tassi di crescita degli utili del 9,5%, 11,0% e 11,2%. Una decelerazione rispetto al ritmo attuale che riflette una possibile normalizzazione delle performance dopo anni di crescita impetuosa.
D’altro canto, le restanti 493 aziende dell’S&P 500 sembrano pronte a guadagnare terreno. Le previsioni indicano tassi di crescita degli utili in graduale aumento: dal 6,8% previsto per il terzo trimestre 2025, si passa al 5,3% per il quarto trimestre, fino a un solido +10,8% nei primi tre mesi del 2026.
In altre parole, la narrazione futura potrebbe non essere più dominata esclusivamente dai colossi Tech. L’incremento della redditività tra le aziende “non-Magnifiche” suggerisce una crescita più diffusa e forse più resiliente, in grado di ridurre la dipendenza dell’indice da un pugno di società a capitalizzazione elevata.
Come conclude Butters, “sebbene le Magnifiche 7 continueranno a essere un motore importante della crescita dell’S&P 500, sarà interessante osservare come le altre aziende del paniere riusciranno a colmare gradualmente il divario nei prossimi trimestri”.