Il 10° record da inizio anno da parte dell'S&P 500 non riscalda i listini del Vecchio Continente che, sulle incertezze legati ai colloqui sui dazi tra Usa ed Europa, aprono la giornata in territorio negativo.
In una seduta avara di dati macroeconomici ma ricca di trimestrali societarie, il FTSE Mib ha inaugurato le contrattazioni avvicinandosi nuovamente alla soglia dei 40 mila punti. Dal punto di vista operativo una conferma dei corsi sopra tali livelli dovrebbe confermare il trend ascendente, con prossimi obiettivi prima i 40.500 punti e a seguire i 40.750-40.800 punti. Al contrario segnali di allentamento della tendenza rialzista si avrebbe solo con la violazione dei forti supporti situati nei pressi dei 39 mila punti.
Tra i titoli da seguire in queste ore a Piazza Affari troviamo Leonardo, che potrebbe beneficiare delle notizie riguardante la joint venture Edgewing. Andiamo a vedere le ultime novità in merito.
Leonardo: Edgewing accelera sui caccia di nuova generazione
Edgewing, la nuova jv nata nelle settimane passate e che unisce Leonardo, la britannica Bae Systems e la giapponese Japan Aircraft, sta accelerando nello sviluppo del velivolo da combattimento di nuova generazione, nell'ambito della cooperazione internazionale Global Combat Air Programme. Nello specifico il nuovo velivolo andrà a sostituire fin dal 2035 gli Eurofighter Typhoon e gli F-2 nipponici.
Il cambio di passo da parte di Edgewing starebbe mettendo in difficoltà Scaf, l'altro progetto concorrente messo in campo da Spagna, Francia e Germania che al momento è fermo per le tensioni presenti tra Dassult Aviation e Airbus. Per cercare una via di uscita che possa far ripartire i lavori si aspettano i colloqui tra il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il presidente francese Emmanuel Macron.
Nel frattempo è iniziata da parte di Edgewing la costruzione della cellula del velivolo dimostrativo, comprendente ali e coda, con la partecipazione di Rolls-Royce Holdings e della joint venture missilistica Mbda, partecipata da Leonardo in coordinamento con il ministero della Difesa britannico.
Il nuovo super jet sarà uno dei velivoli più avanzati, interoperabili, adattabili e connessi in servizio al Mondo, contando su un sistema d'arma intelligente, una cabina di pilotaggio interattiva basata su software, sensori integrati e un radar di nuova generazione, in grado di fornire 10.000 volte più dati rispetto ai sistemi attuali.
Edgewing manterrà il ruolo di autorità progettuale per l’intero ciclo di vita del prodotto, la cui operatività è prevista oltre il 2070. I tre partner industriali del GCAP che detengono una quota pari al 33,3%, uniranno le rispettive competenze andando a consolidare un asset strategico per l’industria aerospaziale e della difesa a livello internazionale.
Azioni Leonardo: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese per le azioni Leonardo nel breve termine. Con volumi in ribasso rispetto alla precedenti giornate, è stato un inizio di settimana all'insegna della debolezza per il titolo Leonardo che, con un calo dello 0,85%, lunedì ha chiuso le contrattazioni a 48,7 euro.
Nel breve periodo le attese sono per una ripresa degli acquisti e di una continuazione dell'ultimo trend ascendente innescatosi nello scorso mese di giugno. In questo caso dovremmo aspettarci nuovi allunghi prima in direzione dei 49 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni, e successivamente i 50 euro, dove verrebbe messo sotto pressione l’indicatore daily del Supertrend.
Nel caso in cui anche queste aree dovessero essere messe alle spalle dovremmo aspettarci ulteriori acquisti prima verso i 53 euro e in seguito i 54,5-55 euro. Oltre queste aree aumenterebbero per le azioni Leonardo le possibilità di andare a mettere sotto pressione i top assoluti, toccati lo scorso 2 giugno in area 56 euro.
Al contrario la perdita dei 46,5 euro, dove transita la trendline rialzista che parte dai minimi di giugno, dovrebbe aprire la strada a nuove correzioni. In questo caso dovremmo avere un primo target ribassista situato sulla soglia dei 45 euro, che rappresentano i minimi degli ultimi due mesi.
Dal punto di vista operativo la violazione di questi sostegni andrebbe a riattivare la fase discendente, innescatasi sul finire dello scorso mese di maggio, con primi target i 43 euro e a seguire i 42-41,5 euro. La perdita di questi supporti dovrebbe far proseguire il ribasso verso la soglia dei 40 euro e a seguire i 38-37,5 euro.
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