I record di Wall Street non sostengono gli indici di Borsa del Vecchio Continente: in un giorno in cui il Nasdaq riesce a superare la soglia dei 21 mila punti, i listini azionari europei che hanno chiuso le contrattazioni in leggero territorio negativo.
Con il focus rivolto ai negoziati tra Usa ed Europa sul fronte dei dazi, il FTSE Mib ha terminato le contrattazioni in calo dello 0,38% in area 40.160,10 punti. Dal punto di vista operativo non cambia la view sull'indice italiano che, con la tenuta dei 40 mila punti, dovrebbe proseguire il suo trend rialzista in direzione dei 40-500-40.550 punti e a seguire i 40.750-40.800 punti. Al contrario segnali di allentamento della tendenza rialzista, si avrebbero solo con la violazione dei forti supporti situati nei pressi dei 39 mila punti.
Tra i titoli che in queste ore vedono un aumento della volatilità ci trasferiamo a Wall Street con Domino's Pizza, con l'azienda che nelle ore passate ha comunicato i dati trimestrali. Andiamo a leggerli nello specifico.
Domino's Pizza: ricavi trimestrali a +4,3%
Nelle scorse ore Domino’s Pizza, la più grande catena di pizzerie al mondo, ha comunicato i dati del secondo trimestre che sono stati contrassegnati da una crescita dei ricavi. Questi, grazie a maggiori introiti della catena di approvvigionamento, all’incremento delle royalty e commissioni di franchising negli Stati Uniti e all’aumento dei ricavi pubblicitari, sono cresciuti del 4,3% a 47,4 milioni di dollari.
Nello specifico le vendite al dettaglio globali si sono apprezzate del 5,6%, mentre le vendite a parità di negozi negli Stati Uniti hanno registrato un aumento del 3,4%.
A livello internazionale, la crescita delle vendite a parità di negozi è stata del 2,4%. In calo del 7,7% a 131, 1 milioni di dollari è stato l'utile, che paga una variazione sfavorevole di 27,4 milioni di dollari legata a perdite e plusvalenze nette realizzate e non realizzate prima delle imposte sull’investimento della società in DPC Dash, partner operativo strategico di Domino’s in Asia.
Quest numeri hanno impattato anche sull'utile per azione che passa dai 4,03 dollari dello stesso periodo del 2024 agli attuali 3,81 dollari. Nel corso della presentazione dei dati l'azienda ha anche annunciato una crescita netta della rete di vendita pari a 178 nuovi negozi a livello globale. Di questi, 30 sono stati aperti negli Stati Uniti e 148 all’estero, consolidando la presenza internazionale del marchio.
Infine il consiglio di amministrazione ha dichiarato un dividendo trimestrale di 1,74 dollari per azione che sarà pagato il prossimo 30 settembre.
Azioni Domino's Pizza: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come stanno reagendo le azioni Domino's Pizza sulla Borsa americana. Con volumi in aumento rispetto alle ultime sedute, è una giornata volatile e al momento in leggero ribasso per il titolo Domino's Pizza, con i prezzi che transitano in area 463 dollari.
Con un'impostazione di breve e medio periodo al rialzo, sarà con il superamento dei 475-477 dollari, massimi della scorsa settimana, che si avrebbe una prosecuzione degli acquisti.
Da un punto di vista operativo oltre tali aree, dove troviamo anche l'indicatore daily del Supertrend, si avrebbe un prossimo obiettivo sui 485-490 dollari e a seguire i top annuali posti sulla soglia dei 500 dollari.
Nel caso in cui anche questi ultimi livelli dovessero essere messi alle spalle, aumenterebbero le possibilità di nuovi acquisti verso i 520 dollari e successivamente i massimi degli ultimi 12 mesi in area 540 dollari.
Al contrario la perdita dei 455-453 dollari, dove troviamo sia la media mobile di lungo periodo che la trendline ascendente che parte dai minimi toccati lo scorso mese di gennaio, dovrebbe aprire le porte a una fase correttiva più marcata. In questo caso un primo obiettivo ribassista lo avremmo sui 440-438 dollari e a seguire i 425 euro.
L'eventuale perdita di tali supporti dovrebbe velocemente spingere le quotazioni a mettere sotto pressione i minimi degli ultimi 19 mesi situati sulla soglia dei 400 dollari.
Fondamentale diventerebbe la tenuta di questi ultimi supporti, per evitare un pericoloso indebolimento del quadro grafico, con prossimi target i 375 dollari.
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