In una giornata che sarà caratterizzata dalla riunione della Fed, i futures anticipano un inizio di seduta all'insegna degli acquisti sui principali mercati azionari dell'area euro, il cui focus è anche rivolto alle tensioni geopolitiche tra Russia ed Ucraina.
In questo contesto il nostro FTSE Mib ripartirà dalla soglia psicologica dei 26.000 punti, dove peraltro transita la media mobile a 200 giorni. La tenuta di questo intorno diventa sempre fondamentale per evitare ulteriori discese in direzione dei 25.800 punti e a seguire verso i minimi di fine novembre, nei pressi dei 25.500 punti.
Tra i titoli che andremo a monitorare nella giornata di oggi troviamo Tod's, che a mercati chiusi ha comunicato i dati riguardanti sia il 4° tirmestre che l'intero 2021.
Tod's: i risultati del 2021
Nell'anno appena passato Tod's ha registrato un fatturato consolidato pari a 883,8 milioni di euro, in crescita del 38,7% rispetto al 2020 e inferiore del 3,5% rispetto al 2019. Nel corso dell'anno le vendite hanno registrato un progressivo miglioramento e nel quarto trimestre i ricavi sono stati pari a 261,2 milioni, registrando un progresso del 41,6% rispetto al quarto trimestre 2020 e del 9,6% rispetto a quello del 2019.
I dati, che si riportanto vicini ai livelli pre-Covid, battono le attese degli analisti che si aspettavano un fatturato 2021 pari a 845 milioni di euro, in crescita del 32,6% rispetto all'anno precedente ma inferiori del 7,8% rispetto ai livelli pre-pandemia.
"Il 2021 si chiude con risultati di vendita positivi e superiori alle nostre aspettative di inizio anno", ha commentato Diego Della Valle, AD del gruppo, "i ricavi del gruppo sono tornati a livelli prossimi a quelli pre-Covid, spinti dalla accelerazione di Tod's nella seconda parte dell'anno e dalla forte crescita di Roger Vivier".
Azioni Tod's: analisi tecnica e strategie operative
Dopo il rally che aveva caratterizzato la prima parte del 2021 e che aveva spinto i prezzi verso la soglia dei 65 euro, le azioni Tod's hanno innescato una fase correttiva che nella seduta di ieri le ha riportate verso l'area dei 40 euro.
Nel breve, anche in scia al forte ipervenduto presente, aumentano le possibilità per il titolo di un rimbalzo che potrebbe spingersi in prima battuta in direzione dei 45/46 euro, oltre i quali si aprirebbero le porte per un test sulla soglia dei 50 euro. Solo con il superamento di questi livelli si avrebbe un primo segnale di forza mettendo in un angolo la fase correttiva in essere.
Al contrario eventuali rimbalzi che non dovessero spingersi oltre i 45 euro verrebbero letti negativamente dal mercato e potrebbero essere sfruttate per operazioni ribasisste che, in caso di discese sotto i 40 euro, avrebbero un target ribassista i 35,50 euro, dove si chiuderebbe il gap up lasciato aperto il 23 aprile 2021.