I futures del Vecchio Continente impostati sopra la parità, anticipano un inizio di seduta in leggero territorio positivo per i mercati azionari europei. A livello generale, l'ultima giornata di Borsa di questa ottava sarà caratterizzata dalla pubblicazione di importanti dati macroeconomici provenienti sia dall'Europa che dall'America.
In questo contesto il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 33.350 punti, cercando di mantenersi a distanza dai forti supporti situati sui 33.000 punti. Fondamentale sarà sempre la tenuta di questi livelli, per evitare un test sui minimi delle ultime settimane in area 32.800-32.750 punti e a seguire i 32.500 punti.
Tra i titoli da monitorare nella seduta odierna troviamo TIM, con l'azienda che nel pomeriggio di ieri ha comunicato un nuovo invesitmento nel settore cloud. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
TIM: investe 130 milioni di euro nel cloud
Nella giornata di ieri TIM ha comunicato un investimento da 130 milioni di euro, con l'obiettivo di far crescere TIM Enterprise nel Cloud e costruire un nuovo Data Center di ultima generazione. In questo modo la capacità complessiva dell'operatore telefonico italiano si porterà a 125 MW, confermando in questo modo la sua leadership nel mercato della colocation in Italia. Il nuovo Data Center verrà costruito nei pressi di Roma, sarà operativo entro la fine del prossimo anno e si aggiungerà ai 16 già esistenti e presenti su tutto il territorio nazionale.
L'investimento, che rientra nel profilo di Capex incluso nel Piano Industriale 2024-2026 da parte dell'azienda, si inquadra all'interno di quella strategia di investimenti che il Gruppo, guidato da Pietro Labriola, sta portando avanti nei campus già esistenti. L'obiettivo non è solo quello di continuare a essere il punto di riferimento nel mercato italiano ma soprattutto di rispondere alle crescenti esigenze di aziende e Pubblica Amministrazione.
Nel dettaglio Il Data Center, progettato e realizzato con i massimi livelli di affidabilità e sicurezza, sarà interconnesso alla rete fotonica ad altissima velocità di TIM. Questa già collega gli altri Data Center del Gruppo e consente la connessione a bassissima latenza con le Region Cloud dei principali hyperscaler mondiali presenti in Italia e ospitate nei siti del Gruppo.
Inoltre sarà destinato ad ospitare hardware Graphic Processing Unit ad alte performance per le applicazioni di Intelligenza Artificiale e apparati per la crittografia quantistica per la massima sicurezza nella trasmissione dei dati.
Azioni TIM: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa attendersi dall'azione nel breve e medio termine. E' stata una nuova giornata all'insegna delle vendite quella di ieri per il titolo TIM, con le quotazioni che hanno chiuso a contatto con la soglia degli 0,23 euro.
Dal punto di vista operativo una conferma dei corsi sotto questi livelli, dovrebbe far proseguire il trend discendente in direzione degli 0,225 euro e successivamente verso i minimi degli ultimi 4 mesi, toccati durante le scorse ottave, in area 0,214 euro.
Nel caso in cui dovessimo assistere alla violazione di questi supporti e nelle cui vicinanze abbiamo l'indicatore giornaliero del Supertrend, si avrebbe una prosecuzione del ribasso verso la soglia degli 0,2 euro, che rappresentano i minimi dell'anno in corso. La mancata tenuta di questi ultimi sostegni andrebbe a indebolire ulteriormente la struttura grafica dell'azione, con possibili ulteriori discese verso gli 0,19 euro e a seguire gli 0,18 euro.
Al contrario una confera dell'azione sopra gli 0,23 euro, dovrebbe porre le basi all'azione di un recupero con un primo obiettivo situato in area 0,234-0,235 euro. Il superamento di tali livelli dovrebbe facilitare ulteriori allunghi in direzione degli 0,24 euro, nei cui pressi troviamo sia la media mobile a 50 giorni che quella di lungo periodo, e successivamente gli 0,25 euro.
Nel caso in cui queste aree resistenziali dovessero essere messe alle spalle, aumenterebbero le possibilità per il titolo prima di andare a mettere sotto pressione gli 0,255 euro e in seguito i massimi degli ultimi 8 mesi in area 0,26 euro, dove verrebbe messa sotto pressione la trendline ribassista che parte dai massimi di dicembre 2023 e congiunge i top dello scorso mese di febbraio.
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