In una nuova giornata scarna di dati macroeconomici, i futures del Vecchio Continente impostati sopra la parità anticipano un inizio di seduta all'insegna degli acquisti sui mercati azionari europei. Con il focus degli investitori che rimane sempre rivolto alle prossime mosse delle banche centrali in tema di tassi di interesse, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni oltre i 28.600 punti. Nel breve periodo le attese sono per un test sui 28.650 punti, oltre i quali dovremmo vedere ulteriori allunghi fin verso la soglia dei 29.000 punti, dove troviamo l'indicatore daily del Supertrend.
Al contrario, con il ritorno dei corsi sotto i 28.000 punti si avrebbe un nuovo indebolimento del nostro indice con possibili ritorni delle quotazioni verso i minimi degli ultimi due mesi situati nei pressi dei 27.500 punti. Tra i titoli da seguire nella giornata odierna troviamo Tim, dopo le conferme arrivate nella serata di ieri dal Governo per quanto riguarda la partita sulla Rete. Vediamo di cosa si tratta.
Tim: lo Stato entra nella Rete
Nella serata di ieri è arrivato il via libera da parte del Consiglio dei ministri, come era stato peraltro anticipato nelle settimane passate, ad un decreto legge e un DPCM per l’entrata del ministero dell’Economia e delle Finanze nella partita della Rete, al fianco del fondo americano KKR.
Da una parte il decreto serve ad assicurare le risorse finanziarie all’operazione nell'ordine dei 2,2 miliardi di euro, dall'altra il DPCM autorizza il Mef a partecipare all'operazione di offerta e di acquisto, fino a un massimo del 20%, della Netco di TIM, insieme a KKR ed eventualmente ad altri soggetti nazionali. Nonostante la partecipazione sia di minoranza, l'operazione è comunque finalizzata ad assicurare al Governo l'utilizzo dei poteri speciali, con la capacità di andare ad incidere in termini di strategia e di sicurezza su un'infrastruttura fondamentale del nostro Paese.
Nel corso della presentazione del decreto legge, il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti non solo si è augurato che questa soluzione possa essere quella definitiva ma ha anche sottolineato che CDP, tenendo sempre conto dei vincoli dell'Antitrust, potrebbe affiancare KKR ed il Mef nell'acquisto della Rete. In questo contesto dobbiamo vedere come si muovera il primo azionista di Tim, Vivendi, che nel corso di tutti questi mesi si è sempre mostrato contrario al prezzo concordato per ila vendita di Netco.
Azioni Tim: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica sull'azione TIM nel breve e medio termine. E' stato un inizio di settimana all'insegna degli acquisti per il titolo che, con volumi i aumento, ha chiuso le contrattazioni nella giornata di ieri nei pressi dei 0,284 euro. Nel breve periodo le attese sono per un test sui massimi degli ultimi quattro mesi posti nei pressi dei 0,292 euro, sopra i quali è possibile una continuazione degli acquisti fin verso la soglia psicologica dei 0,30 euro. Nel caso in cui anche queste aree resistenziali dovessero essere superate, si aprirebbero le porte per nuovi allunghi prima verso i 0,312 euro ed in seguito in direzione dei massimi del 2023 posti in area 0,325 euro.
Al contrario i primi supporti da monitorare sono posti nei pressi dei 0,27 euro, sotto i quali si dovrebbe assistere ad una fase correttiva che avrebbe come primo obiettivo i 0,26-0,255 euro, nelle cui vicinanze transitano sia la media mobile di lungo periodo che quella a 50 giorni, e successivamente i minimi degli ultimi 7 mesi situati in area 0,245 euro.
Nel caso in cui si realizzasse questa view, fondamentale diventerebbe la tenuta di tali supporti, per evitare un pericoloso indebolimento della struttura grafica che di conseguenza aprirebbe le porte ad ulteriori vendite in direzione dei 0,236 euro e a seguire dei 0,225 euro. La tenuta di tali sostegni eviterebbe per il titolo una prosecuzione delle vendite fin verso i minimi dello scorso mese di dicembre situati sulla soglia degli 0,2 euro.
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