Il 2022 è stato un anno di grande sofferenza per le azioni Tesla. Tra la
Federal Reserve che ha alzato a ripetizione i tassi, i problemi derivanti dalle chiusure Covid-19 in Cina, la concorrenza del colosso cinese BYD e
l'acquisto di Twitter da parte di Elon Musk, la società di Palo Alto ha visto la
capitalizzazione di borsa più che dimezzarsi.
In questo contesto, gli azionisti stanno ora chiedendo a
Elon Musk di fare un passo importante:
avviare il primo piano di buyback nella storia della società. L'obiettivo è quello di rigenerare un titolo visibilmente ammaccato. Questa settimana, con le azioni che a Wall Street sono precipitate al minimo degli ultimi due anni, su Twitter più di 8.600 utenti hanno fatto tale richiesta all'Amministratore delegato, lamentandosi del fatto che il Ceo ha venduto azioni per finanziare l'acquisto del social dei cinguettii.
L'imprenditore ha risposto alle richieste di buyback in maniera lapidaria "dipende dal Consiglio di amministrazione di Tesla". Tuttavia, il mese scorso aveva detto nell'ambito della pubblicazione della trimestrale che il Cda stava valutando un riacquisto nell'ordine di 5-10 miliardi di dollari.
Tesla: riacquisto delle azioni possibile?
Il riacquisto di azioni da parte di Tesla rappresenterebbe un segnale di fiducia, perché vorrebbe dire che
l'azienda considera le azioni sottovalutate. Attualmente i motivi di preoccupazione sono molti, in primo piano c'è la possibilità di un rallentamento dell'economia cinese e una recessione negli Stati Uniti. Tuttavia, l'azienda rimane di gran lunga il marchio dominante di veicoli elettrici negli Stati Uniti e il prossimo anno beneficerà dei crediti d'imposta previsti dall'
Inflation Reduction Act.
Tra l'altro, se l'inflazione dovesse raffreddarsi, dando continuità al segnale inviato questo mese, la Fed potrebbe allentare la morsa sui tassi d'interesse, spingendo al rialzo i titoli delle aziende tecnologiche.
Va rilevato che il buyback sarebbe anche in contraddizione con quanto Tesla ha sempre asserito, ossia che i guadagni dell'azienda servono per finanziare un'ulteriore crescita, non per restituire denaro agli azionisti.
Tesla: vanno comprate le azioni?
Dopo le grandi perdite di quest'anno, alla fine ci si chiede se questo possa essere il momento giusto per comprare le azioni Tesla. Secondo Adam Jonas, analista di Morgan Stanley, 150 dollari potrebbe essere un prezzo d'occasione. Dei produttori di auto elettriche coperti dalla banca d'affari statunitense, Tesla è l'unico che genera profitti, sottolinea Jonas. Inoltre, a suo avviso, l'azienda beneficerà dei crediti d'imposta ai consumatori, aumentando in questo modo le potenzialità di vendita. L'esperto ritiene che le azioni in Borsa abbiano la possibilità di crescere fino a 330 dollari.
Di opinione diversa invece risulta essere Itay Michaeli, analista di Citi, che ha uno dei target price più bassi a Wall Street, 176 dollari, abbastanza in linea con le quotazioni attuali. L'analista però ha precisato che il crollo in Borsa di Tesla implica uno sconto delle aspettative eccessivamente rialziste; per questo la sua view è in fase di miglioramento. Con la discesa di quest'anno le azioni infatti scambiano a 31 volte gli utili futuri, un netto calo rispetto alle oltre 200 volte di inizio 2021.