I dati arrivati dall'occupazione statunitense, che risultati sopra le attese degli analisti aumentano le chance di una Federal Reserve sempre più aggressiva in tema di tassi di interesse, impattano sui mercati azionari europei che si avviano a chiudere in generale ribasso. In questo contesto a far segnare una delle peggiori performance troviamo Piazza Affari, che paga anche una risalita dei rendimenti che si portano sui massimi di periodo.
Dal punto di vista operativo conferme sotto i 24.300 punti dovrebbero far proseguire la debolezza in atto e spingere i prezzi verso la soglia dei 24.000 punti. Tra i titoli che a Milano tengono meglio le posizioni troviamo Tenaris che, dopo una prima parte di seduta in difficoltà, recupera terreno. Ma quali erano stati i motivi ad averla indebolita?
Tenaris: accordo con la SEC e pagamento di 78 milioni di dollari
Con una multa di 78 milioni di dollari, Tenaris risolve un'indagine avviata dalla SEC americana per l'accusa di tangenti effettuati tra il 2008 ed il 2013 ad un manager di Petrobras, per ottenere dei contratti di fornitura a favore della propria controllata brasiliana Confab Industrial. In particolare l'accordo con l'autorità USA prevede il pagamento di una sanzione di 25 milioni di dollari a cui vanno aggiunti 53,1 milioni di dollari per risarcimento del danno e interessi.
La società italiana ha comunque sottolineato che un internal audit, condotto dal gruppo, non ha fatto emergere prove a carico sia dell'azienda di Dalmine che dei suoi amministratori. Al contrario questi pagamenti erano stati effettuati in base ad un accordo tra una terza parte che lavorava per Confab ed un funzionario di Petrobras. Andiamo ora a vedere l'impatto che ha avuto questa notizia sul titolo.
Azioni Tenaris: analisi tecnica e strategie operative
Dopo essere sceso nelle prime ore di contrattazione fin verso i 15,30 euro, il titolo Tenaris ha nella seconda parte della giornata recuperato tutte le pedite con i prezzi che si avviano a terminare le contrattazioni vicini ai livelli della chiusura di ieri. Dal punto di vista operativo la conferma dei prezzi sopra i 15,50 euro andrebbe a confermare il trend rialzista innescatosi nel dicembre del 2021.
Oltre questi livelli le attese sarebbero di un test sulle forti resistenze situate sui 16,30 euro, che in caso di superamento aprirebbe le porte ad ulteriori allunghi in direzione dei massimi del 2017 posizionati in area 17,30-17,40 euro. Al contrario una conferma dei corsi sotti i 15,50 euro andrebbe ad indebolire almeno nel breve termine l'azione , con primi target situati sui 15 euro e a seguire 14,50 euro. Per modificare però la view rialzista di fondo le quotazioni dovrebbero portarsi sotto i forti sostegni in area 13,50 euro.
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