Le azioni delle società di acquisizione speciali (SPAC) e delle aziende che hanno reso pubbliche stanno crollando, punendo i singoli investitori che si sono avvicinati a questo settore nel periodo più caldo e dagli – apparenti – facili guadagni.
Ma cosa sono gli SPAC? Le SPAC sono società di comodo che si quotano in Borsa con l'unico scopo di acquisire una società privata per renderla pubblica. La società privata, spesso una startup, ottiene quindi il posto della SPAC in Borsa.
Molte persone vedono le SPAC come un modo per entrare rapidamente in contatto con le aziende più promettenti del futuro. Le società che si rendono pubbliche attraverso una SPAC possono fare proiezioni rosee che non sono consentite in un’IPO tradizionale. Secondo il fornitore di dati SPAC Research, quest'anno le aziende coinvolte nelle SPAC hanno raccolto la cifra record di 103 miliardi di dollari e molti gridano alla bolla.
SPAC: bolla o periodo di transizione?
Il Defiance Next Gen SPAC Derived ETF, che tiene traccia delle società che sono diventate pubbliche tramite SPAC insieme a quelle che non hanno ancora concluso alcun accordo, è diminuito di circa il 30% nell’ultimo trimestre e recentemente ha raggiunto un minimo di sei mesi.
Le aziende famose legate al settore come la società di batterie per auto elettriche QuantumScape e la società di turismo spaziale Virgin Galactic Holdings Inc. sono diminuite del 50% o più durante questo periodo. Anche le SPAC che elencano aziende vistose come la startup di auto elettriche Lucid Motors e la società di finanza personale Social Finance stanno archiviando perdite. L'inversione evidenzia i rischi associati dietro a queste operazioni speculative.
Gli investitori si stanno ritirando dai titoli tecnologici tra i timori che l'aumento dell'inflazione costringerà la Federal Reserve a porre fine alle sue politiche monetarie accomodanti più rapidamente del previsto. Queste preoccupazioni rendono le scommesse sulle startup meno allettanti. Quelle relative alle SPAC sono state tra le più colpite dalla svendita e sono state battute dai segnali che i regolatori stanno aumentando il controllo su di esse.
Il rapido cambiamento di tendenza per quello che è stato uno degli investimenti più caldi dell'inverno mostra quanto rapidamente gli asset volatili, dalle startup alle criptovalute, possano fare male a trader e investitori. All'inizio di quest'anno infatti, quasi tutte le SPAC erano in aumento, anche quando non vi erano ragioni fondamentali sottostanti.
Ex atleti e celebrità, da Alex Rodriguez alla cantante Ciara, sono coinvolti con le SPAC, che hanno reso protagonisti prolifici accordi commerciali come il venture capitalist Chamath Palihapitiya. Ora, quasi tutte le aziende sono in caduta libera, inghiottendo nomi sostenuti anche dai più famosi creatori di SPAC.
Tuttavia, anche gli addetti ai lavori hanno visto i loro massicci profitti ridotti nelle ultime settimane. Il sell off, inoltre, potrebbe anche complicare le valutazioni per le fusioni SPAC che sono state annunciate ma non ancora completate.
SPAC: la SEC rimane in allerta
Negli Stati Uniti il settore degli SPAC sembra aver raggiunto livelli da bolla, tanto da finire sotto la lente della Securities and Exchange Commission (SEC), l'ente federale statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori, come la Consob in Italia.
Oltreoceano, solo nei primi tre mesi del 2021, circa 300 SPAC hanno raccolto circa 100 miliardi di dollari, più di quanto emerso nell’intero 2020. Cifre che hanno spinto la SEC ad attivarsi, seppur in modo discreto, per ora.
L’Autority americana ha diffuso un comunicato a fine marzo in cui esprime preoccupazione sulla rendicontazione, la contabilità e la governance, evidenziando “le considerazioni chiave relative ai rischi e alle sfide di una società privata che entra nei mercati pubblici attraverso una fusione con una SPAC”.
Successivamente la SEC ha pubblicato un’altra nota su alcune delle questioni contabili più complicate relative alle cosiddette “blank check company”, in particolare sul trattamento contabile dei warrant, strumento finanziario usato dalle SPAC per assicurare guadagni ai loro investitori.
L’ente regolatore ha messo inoltre in guardia gli investitori da SPAC promosse da celebrità e ha invitato a chiarezza e trasparenza su iniziative promozionali e modalità di pagamento. L’effetto di queste raccomandazioni, unite ai moniti di Bill Gates e Charlie Munger - il braccio destro di Warren Buffett - si è fatto sentire a Wall Street: ad aprile di quest’anno solo una decina di SPAC è sbarcata in Borsa contro le oltre 100 quotazioni registrate ogni mese da gennaio a marzo.
Al momento, dunque il contesto appare delicato, tant’è che il consiglio dei gestori agli investitori al dettaglio è quello di muoversi con estrema cautela, perché il mercato è in una fase di maturazione. Probabilmente, al termine di questo processo di transizione, le SPAC ne usciranno trasformate: risulteranno più specializzate e forniranno una maggiore visibilità sui settori delle aziende target, ma soprattutto un’informativa finanziaria migliore e più trasparente.