Il risveglio del lusso dopo gli stimoli varati dalle autorità cinesi la scorsa settimana è un fuoco di paglia. Questo è il concetto che trapela dalle affermazioni di Louise Singlehurst, analista di Goldman Sachs, in una nota. A giudizio dell'esperta, il rally delle azioni del lusso poggia su basi instabili e il settore avrà davanti "sei mesi difficili". Questo perché "l'appetito per l'acquisto di beni discrezionali di fascia alta dipende dalla salute e dalla fiducia del consumatore".
Alla luce del fatto che la Cina è un consumatore vitale per le aziende operanti nel settore, quest'anno l'industria del lusso ha patito molto il rallentamento dei consumi del Dragone. La crisi economica ha fatto diminuire la domanda e di conseguenza si sono contratte le vendite di marchi europei fortemente esposti alla Cina come LVMH, Kering, Hugo Boss e Burberry. I ricchi cinesi svolgono un ruolo fondamentale nelle fortune delle aziende che producono articoli come borse costose, cognac di fascia alta e gli orologi più sfarzosi.
Il mondo del lusso è sembrato rinascere allorché le autorità di Pechino hanno annunciato un
imponente piano di stimoli monetari e fiscali da centinaia di miliardi di dollari volti tra l'altro a incentivare il credito e i consumi (
Cina: arrivano stimoli fiscali per 284 miliardi, è il punto di svolta?). Gli investitori non aspettavano altro per arginare le turbolenze. L'ultima settimana si è conclusa infatti con la migliore ottava degli ultimi anni in Borsa per il settore.
Gli analisti comunque sono rimasti cauti, anche e soprattutto perché ritengono che le mosse della Cina potrebbero essere insufficienti a risollevare in tempi brevi il Paese da una crisi profonda. Alla visione negativa di Goldman Sachs, si è aggiunta anche quella di Erwan Rambourg di HSBC, secondo cui "la strada per una ripresa dei consumi cinesi nel lusso sarà lunga".
Lusso: per Goldman Sachs vanno vendute le azioni Kering
Stando alle valutazioni degli analisti, non bisognerebbe comprare le azioni del lusso in questo momento, evitando di confidare in un rimbalzo sostenibile. Singlehurst di Goldman però consiglia in particolare di
vendere le azioni Kering, che già quest'anno hanno perso ben oltre un terzo del loro valore.
L'analista vede bene i piani di Gucci - di cui Kering è proprietaria - di riposizionarsi verso uno stile più evergreen nel suo modello di business. Tuttavia, a suo avviso, gli utili potrebbero subire un duro colpo.
"Nell'attuale contesto di mercato, in cui il traffico nei negozi è depresso e la fiducia dei consumatori è debole, in particolare in Cina, vediamo che quella di Kering è un'ambizione difficile da realizzare", ha affermato l'esperta.