Mentre si avvicina la riunione della BCE, che nella giornata di domani dovrebbe alzare i tassi di interesse di uno 0,75%, i futures del Vecchio Continente impostati sotto la parità anticipano un inizio di seduta all'insegna della debolezza sui listini europei. In questo contesto, le quotazioni del FTSE Mib potrebbero scendere in direzione dei 21.300 punti, livelli che se persi spingerebbero le quotazioni verso i 21.100-21.000 punti. Tra i titoli da monitorare a Milano troviamo Salvatore Ferragamo, che ha comunicato i dati riguardanti il primo semestre. Andiamo a vederli nello specifico.
Ferragamo: i dati finanziari del primo semestre 2022
Nonostante il perdurare della pandemia in Cina ma anche di un'inflazione che rimane estremamente elevata, Salvatore Ferragamo ha chiuso i primi 6 mesi del 2022 con indicatori in deciso aumento rispetto allo stesso periodo del 2021. I ricavi si sono portati a 630 milioni di euro, in aumento rispetto ai 524 milioni di euro registrati nel primi 6 mesi del 2021 (+20% a/a). L'EBITDA si attesta a 180 milioni di euro, anch'esso in aumento sui 144 milioni di euro dello stesso periodo del 2021. L'EBIT segna un miglioramento di oltre il 44%, attestandosi a 95 millioni di euro.
L'utile netto passa dai 33 milioni di euro del primo semestre del 2021 agli attuali 62 milioni di euro. Migliora la posizione finanziaria netta, che si porta a 309 milioni di euro rispetto ai 205 milioni di euro del 1° semestre 2021. Per la restante parte dell'anno, la società rimane positiva nel raggiungere i propri target facendo anche leva sulla nuova partnership con Farfetch.
Azioni Salvatore Ferragamo: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere quali sono le attese nel breve e medio periodo. La nuova fase correttiva innescatasi sul titolo Salvatore Ferragamo nella seconda parte di agosto, ha annullato quel trend ascendente che aveva spinto i prezzi dai 13,60 euro di giugno 2022 fin verso la soglia dei 18 euro. Nel breve periodo sarà ora importante la tenuta dei 15 euro, per evitare ulteriori vendite che avrebbero un nuovo target sui 14,65 euro e successivamente la soglia dei 14 euro. L'eventutale rottura di questi ultimi sostegni spingerebbe velocemente le quotazioni verso i minimi di giugno 2022 a 13,60 euro.
Al contrario, la tenuta dei 15 euro unita ad un RSI di brevissimo in area di forte ipervenduto, potrebbe innescare un rimbalzo verso i 16 euro e a seguire i 16,30 euro. Nel caso in cui queste resistenze dovessero essere lasciate alle spalle, si andrebbe prima a chiudere il gap down lasciato aperto il 29 agosto sui 16,52 euro, per poi testare l'indicatore del supertrend posizionato sui 17,25 euro. Sarà solo con l'eventuale rottura di quest'ultimo livello che si aprirebbero le porte ad un ritorno sui massimi di agosto in area 18 euro.
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