Dopo la debolezza di ieri tornano gli acquisti sui principali mercati azionari europei che si avviano a chiudere la settimana in territorio positivo. Sul movimento odierno poco impatto hanno avuto alcuni deludenti dati macro pubblicati nelle ultime ore.
Dauna parte troviamo l'inflazione del Vecchio Continente, che si conferma sui massimi degli ultimi decenni e dall'altra l'occupazione statunitense che nell'ultimo mese ha creato meno posti di lavoro rispetto alle attese.
In questo contesto il FTSE Mib cerca di spingersi in direzione dei 25.250 punti, risultando a metà strada tra i primi supporti situati sulla soglia dei 25.000 punti e le resistenze in area 25.500 punti. Tra i titoli che si mettono in luce a Piazza Affari troviamo Prysmian, che continua a sfruttare l'eco della nuova commessa. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Prysmian: la società porta la fibra in Alaska
È di 20 milioni di dollari la nuova commessa che Alaska Power & Telephone Company, nell'ambito del progetto SeaLink, ha affidato a Prysmian per migliorare le infrastrutture di telecomunicazione e portare la banda larga nelle zone rurali dell'Alaska che ne sono sprovviste.
L'obiettivo è quello di stendere un cavo sottomarino da 340 chilometri che colleghi Juneau, capitale dell'Alaska, all'isola Principe di Galles. La consegna, che dovrebbe essere prevista entro il terzo trimestre dell'anno in corso, vedrà la società italiana partecipare al progetto fornendo 323 chilometri di cavo "Minisub" che verrà prodotto in Germania. Vediamo ora gli impatti che questo nuovo contratto sta avendo sulle quotazioni del titolo.
Azioni Prysmian: analisi tecnica e strategie operative
Il recupero partito a fine febbraio sul titolo Prysmian è proseguito anche durante questa ottava, con i prezzi che nella seduta odierna si stanno spingendo oltre le prime resistenze di breve poste sui 31,40-31,45 euro. Nel caso in cui le quotazioni si dovessero confermare sopra questi livelli, potremmo assistere ad ulteriore allunghi che avrebbero un primo target rialzista sulla soglia dei 32 euro e, in seconda battuta, i 32,50 euro.
Al contrario segnali di debolezza si avrebbero solo con discese sotto la soglia dei 30 euro con un primo target ribassista nei pressi dei 29,50 euro. Nel caso in cui anche questi ultimi supporti dovessero essere rotti si avrebbe una ripresa del trend discendente verso l'area dei 28 euro.