Porsche Automobil Holding SE risparmierà 5,4 miliardi di euro nella causa legale contro gli hedge fund in merito alla fallita acquisizione nel 2008 di Porsche Volkswagen AG. La magistratura tedesca ha respinto la pretesa di investitori istituzionali e azionisti privati che chiedevano i danni a Porsche per le perdite subite nelle negoziazioni delle azioni Volkswagen. Inoltre, ha anche bocciato la richiesta di 2,3 miliardi di euro relativa all'accusa di non essere stati avvertiti sulla presunta manipolazione del mercato.
Occorre dire che la decisione di oggi era attesa, in quanto i giudici si erano espressi cinque anni fa circa l'intenzione di respingere l'istanza. Gli accusatori, tuttavia, hanno voluto proseguire nella richiesta risarcitoria, accusando i giudici di essere di parte e presentando molte richieste di ricusazione. Ad ogni modo, i legali degli investitori coinvolti, tra cui Elliott International LP, hanno già annunciato battaglia, manifestando l'intenzione di ricorrere in appello. "La Corte ha dimostrato di aver frainteso le funzioni centrali dei mercati dei capitali", ha dichiarato Joseph Broich, avvocato di Elliott.
Porsche SE: ecco cosa successe nel 2008
All'epoca Porsche cercava di acquisire Volkswagen, che a sua volta stava per rilevare il produttore di auto sportive. Il 26 ottobre del 2008 Porsche rivelò di controllare il 74,1% del colosso dell'automotive, anche attraverso le opzioni, generando turbolenza nel mercato tra gli investitori. I venditori allo scoperto erano corsi a coprire le loro posizioni, facendo salire il prezzo delle azioni Volkswagen. In realtà il piano di Porsche fu ostacolato dalla crisi finanziaria globale, e le banche che si rifiutarono di finanziare l'operazione che aveva in mente il produttore di auto sportive.
Porsche ha rischiato la bancarotta, salvata da Volkswagen che è intervenuta acquistando la società in varie fasi fino al 2012. Gli hedge fund hanno reputato le comunicazioni di Porsche fuorvianti, ma evidentemente queste non lo sono state abbastanza per consentire qualsiasi rivendicazione, secondo i giudici tedeschi. "La società aveva già affermato in precedenza l'intenzione di acquisire oltre il 50%. Questo ha lasciato le porte aperte per il 75% o più", si legge nella sentenza del Tribunale tedesco.
Porsche SE: cosa significa la sentenza per la società
Il giudizio dei giudici potrebbe avere un significato molto importante, secondo gli analisti. Michael Dean, analista automobilistico di Bloomberg Intelligence, ha riferito che, una volta respinta la causa da 5,4 miliardi di dollari, lo sconto del 37% del Net Asset Value sulla capitalizzazione di mercato di Porsche SE potrebbe ridursi, anche se probabilmente bisognerà aspettare ancora la sentenza d'appello.
Dopo la notizia, le azioni Porsche Automobil Holding SE sono scattate fino a un massimo del +5,64% a 63,92 euro alla Borsa di Francoforte, prima di un dietrofront che ora le ha portate in territorio negativo del 4,10% a 58 euro.
L'altra componente del marchio Porsche, Porsche AG, veleggia sulla parità a 82,5 euro nel suo secondo giorno di contrattazione dopo il
debutto di ieri che le ha dato una valutazione di 75 miliardi di euro, in quella che è stata
la più grande IPO europea dell'ultimo decennio.