Dopo una partenza all'insegna della cautela, cercano di allungare il passo i principali mercati azionari europei, che si avviano a chiudere la giornata in generale rialzo. Per quanto riguarda FTSE Mib i prezzi testano le resistenze in area 22.500 punti, sopra i quali sono possibili ulteriori allunghi verso le forti resistenze situate nei pressi dei 22.800-22.850 punti. In questo contesto entra in watchlist per il nostro Portafoglio Long e Short il titolo Banca Mediolanum: scopriamo quali sono i motivi che ci hanno portato a metterlo sotto osservazione.
Banca Mediolanum: i risultati del 1° semestre 2022
In un contesto geopolitico e macroeconomico di grande difficoltà ed incertezza, Banca Mediolanum chiude il primo semestre 2022 in maniera positiva e con un'accelerazione del margine operativo a 307 milioni di euro rispetto ai 230 milioni di euro che si erano registrati nel periodo gennaio-giugno 2021.
L'utile netto passa dai 268,7 milioni del primo semestre 2021 agli attuali 237,9 milioni di euro. Questo dato è stato penalizzato dai -46 milioni derivanti dall'impatto di Nexi. Scende del 7% il patrimonio amministrato attestandosi a 100,8 miliardi, influenzato dalla discesa dei mercati finanziari.
Prosegue invece la raccolta netta in prodotti gestiti, che spinge le commissioni ricorrenti del 5% a 734,7 milioni di euro. Non delude il margine da interessi che risulta in aumento del 26% a 163,8 milioni di euro in scia alla crescita del portafoglio crediti alla clientela. Infine il CET 1 ratio a fine giugno 2022 è stato pari al 21,1%.
Azioni Banca Mediolanum: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere la risposta dell'azione dopo i dati del semestre. Giornata all'insegna degli acquisti quella sulle azioni Banca Mediolanum, con i prezzi che si stanno portando oltre le resistenze in area 6,65 euro e sopra la trendline ribassista che parte dai top del 2022. Sopra questi livelli aumenterebbero le possibilità del recupero, che avrebbe un primo target sui 7 euro e successivamente dei 7,50 euro. Solo con l'eventuale superamento di queste zone si avrebbero ulteriori acquisti, con nuovi target posti verso la soglia degli 8 euro.
Al contrario il ritorno delle quotazioni sotto i 6,65 euro tornerebbero ad indebolire l'azione, aprendo la strada ad una nuova fase correttiva che avrebbe un primo target sui 6,35-6,30 euro e a seguire i minimi di periodo a 6 euro. Nel caso si verificasse questa view sarebbe importante la tenuta di tali livelli, per evitare ulteriori affondi in direzione dei minimi di ottobre 2020 posti sui 5,65 euro.
Se anche tu vuoi seguire la nostra operatività sul mercato azionario italiano iscriviti al servizio Pit Trading.