Le dichiarazioni in merito allo scudo anti-spread arrivate dal Presidente della BCE, Christine Lagarde, impattano sui principali mercati europei che allungano il passo per avviarsi a chiudere la giornata in generale territorio positivo. In questo contesto il FTSE Mib, portandosi oltre la soglia dei 22.000 punti, mette nel mirino i prossimi target situati sui 22.250-22.300 punti e successivamente l'area dei 22.550-22.600 punti. Tra i titoli da monitorare a Piazza Affari troviamo OVS, dopo che la società apre le porte ad un acquisto del 100% di Coin. Andiamo a scoprire i dettagli dell'operazione.
OVS: via alla due diligence per l'acquisto di Coin
OVS ha sottoscritto con gli azionisti di Coin una lettera di intenti riguardante la possibile acquisizione del 100% entro fine novembre dei grandi magazzini. Nel caso si arrivasse ad una conclusione positiva dell'operazione, si potrebbe dire che saremo di fronte ad un ritorno al passato. Infatti OVS nasce 50 anni fa come discount dei magazzini Coin e nel 2011 tutto il gruppo era stato acquistato da BC Partners. Solo nel 2018 l'azienda è tornata in mani italiane con un gruppo di investitori che vedono la Tip di Giovanni Tamburi azionista di maggioranza con quasi il 25%.
Ricordiamo che al momento Coin genera vendite attraverso 37 negozi in Italia per quasi 400 milioni di euro ed è la catena di department store più diffusa nel nostro Paese. OVS al contrario conta oltre 2.000 negozi e nell'anno appena passato ha visto vendite a 1,36 miliardi di euro con un EBITDA di oltre 147 milioni di euro. Andiamo ora a scoprire cosa ci suggerisce lo studio del grafico.
Azioni OVS: analisi tecnica e strategie operative
Dopo aver toccato a fine 2021 la soglia dei 3 euro, il titolo OVS si è reso protagonista nei primi 6 mesi del 2022 di una forte fase correttiva con i prezzi che nelle ultime giornate si sono spinti sotto i sostegni situati sugli 1,65 euro. Nel breve termine il mancato recupero di questi ultimi livelli dovrebbe far proseguire la debolezza in atto, aumentando le possibilità di rivedere l'azione sui minimi degli ultimi 14 mesi posti sugli 1,5 euro. Sarà importante la tenuta di questi supporti per evitare un test sui minimi di marzo e aprile 2021 posti in area 1,20-1,25 euro.
Al contrario il recupero degli 1,65 potrebbe innescare un rimbalzo delle quotazioni con primi target gli 1,85-1,88 euro, dove peraltro transita l'indicatore del supertrend daily, e a seguire i 2,10 euro. Sarà solo nel caso di rottura di queste ultime aree resistenziali che si avrebbe un vero e proprio segnale di forza da parte dell'azione con ulteriori allunghi verso i 2,25 euro.
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