I futures del Vecchio Continente, impostati nei pressi della parità, anticipano un inizio di seduta all'insegna della cautela sui mercati azionari europei. Con il focus rivolto alla riunione della Federal Reserve, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 21.700-21.750 punti, livelli che se persi potrebbero spingere le quotazioni verso i prossimi supporti situati in area 21.500 punti. Tra i titoli da monitorare a Piazza Affari troviamo OVS, che ha comunicato i dati riguardanti il primo semestre dell'anno. Andiamo a leggerli nello specifico.
OVS: i dati finanziari del primo semestre 2022
In un contesto di mercato difficile, OVS chude i primi sei mesi dell'anno con tutti gli indicatori positivi e sui valori più alti mai registrati. Le vendite nette si attestano a 705,8 milioni di euro rispetto ai 580 milioni di euro che si erano registrati nel 2021 e superando anche i valori che si erano avuti nel 2019. Ottimo il risultato del 2° trimestre, che ha visto ricavi a 405,9 milioni di euro, in rialzo di quasi il 10% rispetto allo stesso periodo del 2021 e del 22% rispetto al 2019. Tutti i marchi hanno registrato una crescita grazie anche all'apertura di nuovi negozi, in particolar modo Upim.
L'EBITDA si porta a 82,3 milioni di euro, in rialzo del 27% rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno. In risalita anche l'EBITDA margin che passa dal 10% dello scorso anno all'attuale 11,7%. Non delude il risultato netto rettificato, che passa dai 13 milioni del primo semestre 2021 agli attuali 31,9 milioni di euro. Infine la posizione finanziaria netta si attesta a fine luglio 2022 a 228,7 milioni di euro, rispetto ai 318 milioni di euro che si erano avuti al 31 luglio 2021. Nel corso della presentazione dei dati, la società ha deliberato di continuare il buyback per ulteriori 20 milioni di euro.
Azioni OVS: analisi tecnica e strategie operative
È un trend chiaramente ribassista quello presente sul titolo OVS, con i prezzi che sono passati dai 3 euro toccati sul finire del 2021 ai minimi di luglio 2022 nei pressi degli 1,37-1,40 euro. Nel breve periodo le vendite delle ultime giornate hanno interrotto il rimbalzo innescato a settembre dagli 1,45 euro. Nel breve periodo saranno questi i supporti da monitorare, per evitare che l'azione possa andare a rivedere i minimi di periodo situati sugli 1,37-1,40 euro.
Nel caso in cui anche questi supporti dovessero essere rotti, si avrebbe un ulteriore indebolimento della struttura grafica con possibili discese verso gli 1,25 euro e a seguire 1,12-1,15 euro. Al contrario, per avere un segnale di positività, le quotazioni dovrebbero spingersi oltre i top di agosto 2022 situati in area 1,68 euro, dove transita anche l'indicatore del Supertrend.
Una conferma oltre queste aree potrebbe innescare un importante recupero, che avrebbe un primo target sugli 1,88 euro e successivamente la soglia dei 2 euro. Sarà solo oltre quest'ultime resistenze che aumenterebbero le possibilità di vedere i prezzi spingersi su massimi di giugno 2022 in area 2,12 euro.
Vuoi seguire ogni giorno l'operatività di Pietro Origlia sul mercato azionario italiano? Iscriviti al Portafoglio Long e Short