In attesa sia della decisione che arriverà nella serata di domani dalla FED in tema di tassi di interesse, che delle trimestrali provenienti dalle Big Tech USA, i mercati azionari europei hanno chiuso le contrattazioni in generale rialzo.
Grazie ancora all'eco dell'accordo raggiunto domenica sera in tema di dazi tra Usa ed Europa, il FTSE Mib ha concluso la seconda giornata della settimana in aumento dell'1,23%, 41.234,31 punti. Dal punto di vista operativo, il superamento dei 41 mila punti va a rafforzare la struttura grafica di fondo. Una conferma delle quotazioni sopra queste aree dovrebbe far proseguire la tendenza rialzista, prima in direzione dei 41.500-41.550 punti e successivamente i 41.750-41.800 punti. In questo contesto tutte le prese di beneficio in direzione dei 39 mila punti, rappresenterebbero delle nuove occasioni di acquisto.
Tra i titoli che in queste ore stanno registrando una performance decisamente negativa troviamo Novo Nordisk, dopo che il colosso farmaceutico ha rivisto al ribasso la guidance sul 2025. Andiamo a scoprire le motivazioni e i nuovi numeri.
Novo Nordisk: guidance 2025 rivista al ribasso
In attesa dei dati ufficiali che saranno presentati il prossimo 6 agosto, Novo Nordisk ha fornito qualche indicazione non solo sul primo semestre dell'anno in corso, ma anche per la rimanente parte dell'anno. Nel dettaglio, il fatturato è aumentato del 18% e l'utile operativo è cresciuto del 29%, entrambi a tassi di cambio costanti, rispetto allo stesso periodo del 2024.
La crescita del giro d'affari è stata influenzata positivamente dalle rettifiche del rapporto tra fatturato lordo e netto relative agli anni precedenti, tra cui una rettifica relativa all'accantonamento di 340 miliardi di corone danesi nel secondo trimestre del 2025. Sull'aumento dell'utile operativo ha impattato positivamente la svalutazione dell'ocedurenone nel secondo trimestre del 2024, parzialmente compensata dagli impatti relativi all'acquisizione dei tre siti produttivi di Catalent.
Le notizie negative arrivano dall'outlook sul 2025, che sarà contrassegnato da un calo delle vendite. Questo è dovuto alle minori aspettative di crescita sia di Wegovy nel mercato statunitense dell'obesità che di Ozempic nel mercato statunitense del diabete GLP-1, ma anche da una presenza inferiore alle aspettative per Wegovy in mercati IO selezionati.
Per Wegovy negli Stati Uniti, le previsioni di vendita riflettono l'uso persistente di GLP-1 composti, ma anche da un'espansione del mercato più lenta del previsto e da una forte presenza dei competitor.
In questo contesto il gruppo ha abbassato le previsioni per l'intero anno 2025, con una crescita delle vendite prevista tra l'8 e il 14%, rispetto al precedente intervallo del 13-21%, e una crescita dell'utile operativo tra il 10 e il 16%, che si confronta con la precedente previsione del 16-24%, entrambe a tassi di cambio costanti. La crescita delle vendite e dell'utile operativo, espressa in corone danesi, dovrebbe essere rispettivamente inferiore di 4 e 7 punti percentuali rispetto ai tassi di cambio costanti, in principal modo a causa del deprezzamento del tasso di cambio USD/DKK.
Azioni Novo Nordisk: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si stanno comportando le azioni Novo Nordisk a Wall Street e le relative strategie Long e Short di breve periodo. Con volumi in aumento rispetto alle passate giornate, è una seduta in deciso territorio negativo per il titolo Novo Nordisk che, con un calo superiore al 20$, scende sotto l'area dei 55 dollari. Il movimento odierno che spinge i corsi sui minimi degli ultimi 33 mesi, va a indebolire pericolosamente il quadro grafico di fondo.
Nel breve periodo una conferma dei prezzi sotto i 58 dollari, minimi del 2025, dovrebbe far proseguire il trend discendente innescatosi nel giugno dello scorso anno, sui top di sempre in area 148 dollari. In questo caso si potrebbero aprire delle posizioni ribassiste in direzione dei 55 dollari e a seguire i 52 dollari. Nel caso in cui anche questi sostegni dovessero essere violati, aumenterebbero le chance di un test sul bottom degli ultimi 40 mesi in area 47,76 dollari, con target intermedi sulla soglia dei 50 dollari.
Al contrario il ritorno delle quotazioni sopra i 58 dollari, dovrebbe porre le basi per un rimbalzo delle quotazioni, con un primo obiettivo i 60 dollari e successivamente i 63,7 dollari. Nel caso in cui le azioni dovessero lasciarsi alle spalle tali livelli, dovremmo aspettarci un ulteriore recupero in direzione dei 67 dollari e in seguito verso i 68,46 dollari, dove verrebbe chiuso il gap-down lasciato aperto in queste ore. Il superamento di queste aree riporterebbe i prezzi sui massimi dell'ultimo mese in area 71,8 euro.
DISCLAIMER
Investire.biz non offre servizi finanziari, regolamentati o di investimento. Le informazioni presenti sul sito non devono essere considerate consigli di investimento personalizzati e sono disseminate sul sito e accessibili al pubblico in generale. Tutti i link e i banner sui siti web della società puntano verso società finanziarie, fornitori di servizi di investimento o banche regolamentate in Europa. Si prega di leggere Dichiarazione di non responsabilità, Informativa sui rischi, Informativa sul trattamento dei dati personali e Termini e condizioni prima di utilizzare questo sito Web. Qui è invece possibile trovare le informazioni sul produttore dell'analisi.